Solo per te mia amata Olimpia. Sergio Scariolo lascia da vincente la nazionale spagnola di basket portata due volte al titolo europeo in Polonia 2009 e Lituania 2011, accarezzando la medaglia d'argento olimpica conquistata in estate a Londra quando aveva già deciso che le prossime vacanze le avrebbe fatte con la sua moglie spagnola e il figlio.
Non ne poteva più di stagioni senza pause, ce lo aveva confessato a Reggio Emilia, prima dell'esordio in precampionato dell'Emporio Armani che vuole portare allo scudetto per rompere la maledizione che nega a Milano il 26° titolo, una catena che si lega proprio a lui perché nel 1996 fu proprio la sua Fortitudo a lasciare la finale all'Olimpia Stefanel di Tanjevic.
Non sarà don Sergio a guidare i campioni uscenti nell'europeo in Slovenia dove lo sostituirà il suo fedele assistente Juan Antonio Orenga, pivottone che viene dal mare, dalla città delle piastrelle di Castellon de la Plana.
Per l'avvocato bresciano ovazioni e orecchie dei tori che ha abbattuto come direbbero gli esperti spagnoli di tauromachia, un passo intelligente aspettando le durezze di un finale di stagione dove vorrebbe prendersi coppa Italia, scudetto e, magari, un posto nelle finali di eurolega proprio a Londra. Per una coincidenza che fa storia sportiva questa sera (ore 20.30, diretta Sportialia), sarà proprio a Vitoria Gasteiz, nella provincia basca di Alava, dove, nel 1997 si iniziò la sua vita da allenatore «esiliato», primo passo per conquistare la gloria che in Italia aveva avuto soltanto da esordiente, a 29 anni quando vinse il titolo con Pesaro.
Per Scariolo un appuntamento importante, viaggio nel tempo che gli dirà dove è arrivato con questa sua squadra milanese.
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