Tokyo 2020

"Ct non all'altezza. Errigo? Soffre troppo": scoppia la "bomba" nella scherma

Scoppia la polemica nella squadra femminile di fioretto dopo le dichiarazioni dell'ex campionessa olimpica Di Francisca

"Ct non all'altezza. Errigo? Soffre troppo": scoppia la "bomba" nella scherma

"Cipressa non è all'altezza per essere il c.t. del fioretto, lo dicono i risultati. La Errigo? Soffre le gare importanti, è mancata nel momento decisivo". Sono le parole al veleno dell'ex fiorettista Elisa Di Francisca, rilasciate all'Adnkronos, che hanno montato la polemica nel mondo della scherma.

Il bronzo conquistato dalla squadra femminile di fioretto (Errigo Volpi Batini) a Tokyo 2020 non ha cancellato la delusione per la sconfitta in semifinale con la Francia, buttata via inspiegabilmente dopo un vantaggio iniziale di 20-9. Capitano di questa squadra, trascinata all'oro olimpico di Londra 2012 e all’argento di Rio 2016, è stata Elisa Di Francisca, ritiratasi dopo il rinvio di un anno dei Giochi Olimpici.

Le dichiarazioni dell'ex fiorettista, rilasciate all'Adnkronos, hanno scoperchiato un vero e proprio Vaso di Pandora, riportando a galla vecchi rancori mai sopiti all'interno della squadra azzurra di fioretto. Il primo bersaglio è stato Andrea Cipressa:"Non è all'altezza per essere il c.t. del fioretto. Lo dicono i risultati. Serve una personalità più forte. A Londra con Cerioni come c.t. prendemmo tre ori e 5 medaglie. Io non so se Stefano sia disponibile a tornare, ma lui sarebbe il più indicato a ricoprire quel ruolo". Poi la campionessa di Londra 2012 ha inferto la sua stoccata ad Arianna Errigo, protagonista di una prova negativa in semifinale con la Francia: "Forse l'ultimo assalto in semifinale avrebbe dovuto farlo Alice Volpi. Arianna Errigo è fortissima sia fisicamente che tecnicamente ma soffre le gare importanti, soprattutto le Olimpiadi. Lo abbiamo visto ai Giochi di Rio e anche qui a Tokyo: è un peccato perché oggi le altre ragazze hanno tirato bene e invece Arianna, che dovrebbe essere la punta della squadra è mancata nel momento decisivo".

Dietro queste dichiarazioni c'è molto di più che dei semplici giudizi tecnici. La rivalità tra la jesina Di Francisca e la monzese Errigo negli anni è diventata astiosa e senza esclusioni di colpi. Le prime crepe iniziarono ad aprirsi a Londra 2012 con la Di Francisca che batte la compagna 12-11 in rimonta alla stoccata supplementare, sfruttando una ferocia superiore. L'oro a squadre fu soltanto una tregua temporanea. "Se l'è legata al dito, non ha mai accettato quella sconfitta" , ha sempre ripetuto la jesina definendo la rivale "una bambina capricciosa". "Farebbe meglio a risparmiare energie invece di spenderle in polemiche inutili" ,la risposta stizzita della Errigo. Da allora, le distanze si sono gradualmente allargate, sempre di più fino a quest'ultima inaspettata stoccata.

L'attacco di Velasco

Nella querelle è intervenuto anche Julio Velasco, ex c.t. dell'Italvolley e ora commentatore per la Rai delle Olimpiadi, che ha criticato duramente Elisa Di Francisca per le sue frasi e per le tempistiche. "Queste dichiarazioni sono disgustose. Il problema non è se ha ragione o non ha ragione, se quell’atleta ha problemi nei momenti decisivi o no, è disgustoso il momento, i tempi, e parlare così di una collega e di un allenatore gratuitamente. Sembra che adesso cercare di essere buoni è un difetto. L’educazione si basa sul reprimere cose che fanno male agli altri o che non fanno bene alla comunità. E questo, sicuramente, non fa bene alla scherma, non fa bene allo sport. Possiamo criticare ma questo è un attacco frontale. Poi in un momento in cui stanno soffrendo vai a mettere il dito nella piaga, proprio tu, che hai fatto quell’attività e sai cosa si prova".

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