Può dare e può togliere. Ma per tutti è il grande obiettivo. Il mercoledì, o martedì, di coppa è la serata per eccellenza, quella in cui mettersi in mostra davanti all'Europa che conta. E, non secondario, far entrare soldini in cassa. Eppure condiziona pesantemente il rendimento della domenica. Prendiamo le nostre fantastiche quattro. La Juve vince col Ferencvaros, poi si deve accontentare di un pareggino col Benevento. La Lazio batte 3-1 lo Zenit San Pietroburgo, poi crolla con l'Udinese con lo stesso risultato. L'Atalanta firma l'impresa storica battendo il Liverpool 2-0 espugnando Anfield Road e poi, guarda caso con lo stesso punteggio, si piega al Verona. Discorso opposto per l'Inter che le prende dal Real Madrid rischiando ora l'eliminazione e poi si riprende di colpo e schianta 3-0 il Sassuolo. Schizofrenia da coppa.
La Juventus paga certo l'impegno infrasettimanale, ma non solo. La squadra di Pirlo è evidentemente ancora in rodaggio e, l'ha dimostrato anche a Benevento, non può fare a meno di Cristiano Ronaldo. È evidente che con o senza il fenomeno non sia la stessa cosa ma una grande come la Juve dovrebbe poter prescindere da un singolo giocatore. Ma che Pirlo debba ancora trovare la quadra lo dicono anche altri numeri. L'avvio di stagione della Signora ha visto cinque pareggi e solo quattro vittorie. Una partenza non molto diversa da quella di Antonio Conte alla sua prima Juve: allora furono 5 vittorie e quattro pareggi.
Il Conte interista intanto viaggia su un doppio binario. La reazione contro il Sassuolo dimostra carattere ma soprattutto che la squadra sta con il tecnico. Riprendersi così in fretta dalla delusione di Champions non era affatto scontato ma in casa nerazzurra le continua polemiche innescate, volente o nolente, dall'allenatore restano un punto debole potenziale. Senza contare che il cammino europeo rischia di finire appena cominciato. Ora all'Inter serve continuità e magari un'inaspettata impresa in Champions. La pazzia, questa volta, sarebbe quantomai opportuna.
Lazio e Atalanta invece hanno pesantemente pagato l'impegno infrasettimanale. I biancocelesti hanno subito un ko senza appello con l'Udinese. Molle e distratta, definita «presuntosa» dal tecnico Inzaghi. Unica nota positiva il solito gol, anche se su rigore, firmato Immobile. Ko pesante anche per la Dea con Gasperini che si è arreso 2-0 all'ex allievo Juric. Per l'Atalanta quasi un'abitudine nel turno post coppa.
Nelle 6 partite post Champions giocate nel 2020, i bergamaschi hanno collezionato 3 sconfitte, due pareggi e una sola vittoria.Grandi tradizionali, nuove big o aspiranti tali. Tutte sognano la coppa ma, alla fine, la Champions condiziona pesantemente il campionato. E il Milan di Europa League, per il momento, se la gode.
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