C’è la ndrangheta, col nonno di Sculli. C’è il camorrista del clan Moccia, in contatto con l’amico di Mauri, Zamperini. C’è quell’ultrà genoano mezzo imparentato alla mafia di Gela. C’è uno slavo con precedenti per rapina ed esplosivi. Ce n’è per tutti i gusti criminali. Poteva mancare la Banda della Magliana, il terrorismo nero e la P2? Certo che no. E anche se il personaggio in questione nulla c’entra con l’ultima puntata del calcio sporco la suggestione è troppo forte per non essere allegata agli atti di Cremona. E così ecco comparire il nome che scotta a (inutile) supporto del «contesto criminale» dell’inchiesta lombarda. Parliamo di Massimo Carminati, trascorsi nell’estremismo nero, protagonista di alcuni noti fatti, a cominciare dal coinvolgimento nell’omicidio di Mino Pecorelli, giornalista di Op, e dal processo che lo vedeva alla sbarra come presunto killer, insieme a vari mafiosi e un mandante di assoluto spessore, Giulio Andreotti: tutti assolti.
Adesso il nome di Carminati esce a margine della «nota integrativa» sui rapporti di Giuseppe Sculli. Il 19 marzo 2012, quando già da due mesi il gioocatore è tornato a vestire la maglia rossoblu dopo una breve parentesi alla Lazio, Sculli è intercettato con un uomo «dal chiaro accento romano» che chiama «fratellino» e poi «Gio» e che invita a raggiungerlo in hotel a Roma dove alloggia il Genoa in vista del match con la Roma. L’incontro, filmato dalla polizia, vede Sculli incontrarsi con Massimo Romano Papola, massaggiatore della Lazio, «che risulta aver avuto anche 15 contatti con la nota utenza 342-02(...) intestata a «Samanta» (scheda coperta utilizzata da Stefano Mauri) tutti registrati il 16 maggio 2011, tra le partite con il Genoa e col Lecce. Dopo l’incontro tra Sculli e Papola - annota la polizia - giungeva un terzo personaggio a bordo di una Smart. «Il dato relazionale piuttosto curioso che emerge - scrive lo Sco - è che il 27.1.2012 la stessa auto era stata controllata a (...) con a bordo il noto estremista di destra legato ai Nar e vicino agli ambienti della malavita organizzata, Carminati Massimo, soprannominato "er cecato", per via di una menomazione all'occhio sinistro (per uno scontro a fuoco con i carabinieri nel 1981).
Carminati - continua la nota - si ricorda essere stato affiliato alla Banda della Magliana ed accusato di aver garantito il legame tra l'organizzazione criminale e il mondo dell'eversione di destra e della criminalità organizzata romana». Con lui c’era un campione di kick boxing «da identificarsi nel soggetto incontratosi con Sculli il 19 marzo».GMC-MMO
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