Se gli emiri si inchinano alla storia

Dopo il Psg, anche il Man City preso a schiaffi dal vecchio Liverpool

Se gli emiri si inchinano alla storia

Fatturato. Un sostantivo che riempie le bocche ma svuota i cervelli. Il fatturato nel gioco del calcio è un alibi che soddisfa i superficiali. Di chi è il conto in banca più sostanzioso? Degli arabi, senza dubbio. Si dovrebbe dedurre che il Paris Saint Germain, alla voce Qatar e il Manchester City, di proprietà Abu Dhabi, possano comprare tutti i migliori calciatori del mondo e, con questi, anche i titoli, coppe, campionati, in circolazione. Sulla prima affermazione non ci sono dubbi, sulla seconda, invece, il campo smentisce il portafoglio. I due club presentano un fatturato complessivo di un miliardo e 100 milioni, oltre ogni logica imprenditoriale.

Il Paris St. Germain continua a spendere a spandere, ha preso due giganti del mercato, Neymar e Mbappé, oltre 400 milioni di investimento, vince il campionato ma oltre la Francia non riesce a raccogliere nulla, in Champions ci ha provato andando a sbattere contro le spagnole, il Barcellona prima e il Real Madrid dopo, facendo anche i conti sgradevoli con gli arbitri non indifferenti al fascino iberico. Salterà l'allenatore, Emery, spagnolo pure lui, e si allunga l'ombra di Conte.

Il City di Guardiola è una bella cosa, sta facendo una stagione meravigliosa in Premier, alle sue spalle il diluvio, cancellato il Manchester di Mourinho, ridimensionato il Chelsea, messo ai margini l'Arsenal ma, in Europa, è spuntato a rompere le vetrine (e i vetri del pulmann della squadra)il Liverpool e quei tre gol di mercoledì sera hanno il profumo del football antico, un grande club, un grande stadio, Non camminerai mai da solo è l'inno dei Reds ma è stato proprio Guardiola a ritrovarsi da solo dopo la batosta pesantissima.

Non è da escludere un ribaltone nella partita di martedì prossimo, in Inghilterra si possono realizzare risultati che altrove non sono immaginabili nemmeno al fantacalcio ma la sostanza è che con i milioni di sterline spesi dagli emiri il totale europeo non è allegro, disastroso come quello dei parigini, ugualmente non in linea con le aspettative dei rispettivi proprietari abituati al lusso ma non alle umiliazioni pubbliche.

Se Emery ha la valigia chiusa non così Guardiola che sicuramente chiederà altri calciatori e non proprio low cost.

Non cambia nulla, sarà il campo a decidere il vincitore, i milioni non fanno gol. E lo sconfitto si presenti alla cassa.

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