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Se i figliocci di Lippi vanno in panchina

Da Cannavaro a Gattuso e Pirlo: i campioni 2006 restano protagonisti

Se i figliocci di Lippi vanno in panchina

Essere campione del mondo nel calcio è uno status per pochi. Pochissimi. Alcuni ne hanno fatto una professione che apre tantissime porte. Altri hanno legittimamente usato questo biglietto da visita, unito a talento ed esperienza, per restare da protagonisti nel mondo del calcio. Fatto sta che i ragazzi del 2006, campioni sotto il cielo di Berlino, stanno spadroneggiando. Se Buffon resta in campo, unico a non mollare, l'ultimo ad affacciarsi su palcoscenici importanti potrebbe essere Daniele De Rossi. Conclusa l'avventura col Boca Juniors, De Rossi sta studiando da allenatore e la Fiorentina di Rocco Commisso lo avrebbe individuato come tecnico cui affidare il progetto Viola dalla prossima stagione.

Voci ma anche contatti e colloqui, normali ma un po' destabilizzanti per una squadra che deve salvare la stagione. Ecco perché il patron Viola ha tagliato corto bollando le voci come fake news. Frasi di pragmatica? Lo vedremo. Fatto sta che De Rossi è pronto, prontissimo. Nessuna esperienza ma carisma che non manca oltre alla nomea da predestinato, anche per la panchina. D'altra parte i precedenti di compagni lanciati nel grande calcio non mancano.

I figliocci di Lippi in panchina sono tanti e pure vincenti. Il capitano di quella Nazionale, Fabio Cannavaro, ha vinto il titolo cinese con il Guangzhou Evergrande. Gattuso, dopo l'esperienza con il Milan, ha appena alzato la Coppa Italia alla guida del Napoli mentre Pippo Inzaghi (anche lui passato dal Milan) ha conquistato la promozione in serie A con il Benevento, dopo le esperienze con Bologna e Venezia. Chi va a caccia dello stesso risultato è Alessandro Nesta, in zona playoff col suo Frosinone. L'eroe a sorpresa di quel mondiale, Fabio Grosso, dopo Primavera della Juve, Bari e Verona ha guidato senza fortuna il Brescia e sta aspettando una nuova occasione. Al momento senza panchina, ma già con esperienze in B con il Pescara e in A con l'Udinese, anche Massimo Oddo. Partiti dal basso ma con tanta voglia di ribalta anche Alberto Gilardino, che ha guidato la Pro Vercelli in serie C, Mauro Camoranesi, attualmente al Tabor Sezana in Slovenia dopo le esperienze in Sud America, Gianluca Zambrotta con esperienze in India e Svizzera, Marco Amelia che ha guidato Vastese e Lupa Roma e Simone Barone che ha guidato le giovanili di Modena, Parma e Juventus. Senza dimenticare Barzagli, che ha lasciato lo staff di Sarri da poco, e Pirlo, prossimo tecnico dell'under 23 bianconera. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Marcello Lippi ha seminato alla grande e ora può godersi la pensione serenamente. A meno che non torni la voglia di panchina pure a lui.

Magari sfidando i suoi allievi.

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