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Se l'Europa si regala la coppa... del nonno

Torneo degli ultimi. Con la sfida a più basso ranking di sempre: 140ª vs 197ª

Se l'Europa si regala la coppa... del nonno

C'era una volta la coppa del nonno, definizione ironicamente dispregiativa per indicare trofei di poco valore. Alla nuova Conference League, la terza competizione Uefa, questo soprannome sta addirittura largo. Come definire un torneo che nella sua fase a gironi annovera una squadra, gli sloveni del Mura, già eliminata in stagione due volte - prima nei preliminari di Champions, poi in quelli di Europa League - dalle coppe europee? Cosa pensare della partita, in programma oggi, tra i kazaki del Kairat Almaty e i ciprioti dell'Omonia Nicosia, la sfida con il più basso coefficiente Uefa della storia (nel ranking i primi occupano la posizione numero 140, i secondi la 197)?

Più che del nonno, sembra la coppa degli scarsi, quella dell'uno vale uno. Un'inclusività posticcia, prodotta da precisi calcoli elettorali, che mantiene quanto promesso in sede di presentazione, ovvero permettere a chiunque di vivere il proprio sogno europeo. Ecco quindi il debutto in una fase a gironi di squadre armene, estoni e di Gibilterra. Un torneo per hipster calcistici terminali, senza nemmeno l'identità che caratterizzava la vecchia Coppa delle Coppe. «Sembrava un play-off di Champions», ha detto Josè Mourinho dopo la vittoria della Roma sul Trabzonspor. Un'affermazione grottesca, ma anche un tentativo di motivare i propri uomini a sfide tutt'altro che esaltanti (Zorya, CSKA Sofia e Bodø/Glimt nel proprio gruppo), quantomeno nelle prime fasi. La Roma è la squadra della competizione con il coefficiente Uefa più alto: le rimanenti, Tottenham a parte, hanno la metà dei punti dei giallorossi, o meno. Un'occasione ghiotta per Mourinho di mettere in bacheca, dopo due Champions e altrettante Europa League, un terzo trofeo continentale. Sempre in tema di occasioni, l'Union Berlino potrebbe regalare alla propria città la prima coppa europea della sua storia. Berlino è infatti l'unica capitale dei cinque paesi top del ranking Uefa Spagna, Inghilterra, Germania, Italia e Francia dalla bacheca internazionale vuota. Intanto nell'anticipo di martedì è arrivato il primo gol nella storia della competizione, segnato dall'attaccante del Maccabi Tel Aviv Stipe Perica, sei stagioni in Serie A (con Udinese e Frosinone) e nemmeno 10 reti complessive.

È proprio una coppa per tutti.

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