Milano. Nel giorno della presentazione del dossier di candidatura della città di Milano per la 132ª sessione del Cio del 2019, il presidente della Regione Lombardia Maroni e il sindaco di Milano Sala si sono lanciati allo scoperto. E ieri hanno annunciato che se a settembre Los Angeles e non Parigi si aggiudicherà le Olimpiadi del 2024, allora Milano potrebbe seriamente valutare una candidatura per i Giochi del 2028.
Nei sette precedenti in cui l'Assemblea Generale del Comitato Olimpico Internazionale si è tenuta in Italia, mai era successo a Milano. È un segno tangibile di come la città meneghina voglia lanciarsi in una candidatura per il 2028 o il 2032. E se per Malagò l'esclusione e il rifiuto di Roma ad ospitare l'edizione del 2024 è «una ferita che non si può rimarginare», è anche vero che «bisognava reagire da uomini di sport e la sessione del Cio rappresenta un momento decisivo per lo sporto mondiale». Ed ecco spiegato il perché della firma del dossier di candidatura di Milano 2019. In attesa della decisione che verrà presa il 17 settembre 2017 a Lima.
La seconda sfida, dunque, è lanciata, anche se Malagò ci tiene a sottolineare come «non abbiamo mai giocato la partita», togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, in riferimento
a quello che è successo con la candidatura olimpica di Roma. «Ma paradossalmente usciamo rafforzati da quella storia, perché abbiamo presentato un'offerta veramente unica, da ogni punto di vista, a 360 gradi» ha chiosato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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