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Se tre nobili in difficoltà "esaltano" i nostri danni

Non possono che aumentare i rimpianti per quello che Mancini e i suoi hanno buttato via in marzo contro la Macedonia

Se tre nobili in difficoltà "esaltano" i nostri danni

Vista l'Inghilterra senza capo né coda presentata l'altra sera a San Siro dal traballante Gareth Southgate, vista la Germania svogliata di Flick, infilzata in casa dall'Ungheria, e vista la Spagna dell'incomprensibile Luis Enrique uscire tra i fischi dopo la sconfitta a Saragozza contro la Svizzera, non possono che aumentare i rimpianti per quello che Mancini e i suoi hanno buttato via in marzo contro la Macedonia, una mediocre squadra della serie C europea, almeno stando ai valori espressi dalla Nations league. Adesso che siamo tornati ad applaudire il ct per la vittoria ritrovata contro gli inglesi (reduci peraltro da un tremendo cappotto interno per 4-0 con l'Ungheria e giustamente sprofondati in serie B), non possiamo che mangiarci ancora le mani per tutti gli sprechi dell'ultima stagione. Non tanto e non solo per la beffa macedone di Palermo (perché se anche avessimo vinto, saremmo comunque andati a sbattere sul Portogallo), ma soprattutto per non aver saputo vincere un girone decisamente abbordabile, regalando punti persino a squadre come la Bulgaria e l'Irlanda del Nord che fanno fatica a salvarsi in serie C, sempre parlando in termini di Nations. L'idea che al Mondiale il meglio d'Europa sarà rappresentato dalle tre big umiliate nel weekend (Inghilterra, Germania e Spagna appunto) oltre che dalla Francia arrivata addirittura terza nel suo girone di Nations (dietro Croazia e Danimarca), fa montare a dismisura i rimpianti per la sciagurata gestione del dopo Europeo. E se in Qatar ci vanno una squadra di serie B (sempre di Nations) come la Serbia oppure Polonia e Galles che ultimamente hanno raccolto solo bocciature, non dobbiamo prendercela con le formule o i sorteggi, ma solo con un calcio italiano che, al di là di qualche acuto, non trova continuità. Perché, archiviate le meritate celebrazioni per la vittoria sugli inglesi, non dimentichiamoci che l'ultima uscita azzurra era finita con una cinquina in faccia dai tedeschi. Proprio quelli messi alle corde dall'Ungheria l'altra sera.

E per fortuna nel calcio non si applica la proprietà transitiva.

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