Una LuLa pienissima splende su un San Siro baciato da qualche raggio di sole. Lautaro, tripletta e autogol provocato, e Lukaku, gol bellissimo, spingono l'Inter all'ottava vittoria consecutiva in campionato che vale la scia del Milan. Senza dimenticare il sigillo, a gara ormai conclusa, di un Hakimi già a quota 5 reti in campionato. Un'Inter che ha di che festeggiare, anche se il 6-2 finale contro il Crotone è più roboante nel punteggio che nella prestazione. Ma se là davanti hai quei due, tutto diventa più facile e qualsiasi partita può essere decisa dal nulla. Per questo, e anche per l'assenza di un vero vice, preoccupa lo stop del gigante belga. Big Rom si è fermato per un problema muscolare che non sembra particolarmente grave. Dovrebbe saltare soltanto la gara di mercoledì con la Sampdoria per poi tornare a disposizione ma anche il minimo pericolo legato al vero uomo squadra dell'Inter fa tremare.
Una coppia fantastica la Lula, due giocatori perfettamente complementari che abbiano tecnica, forza fisica devastante e sanno far gol. Anche se spesso se ne mangiano qualcuno di troppo poco importa, specie quando si vince senza troppi patemi. Eppure, ancora una volta, la squadra di Conte ha regalato di fatto il primo tempo, lasciando spazi e tempi al Crotone. Non che l'Inter non abbia giocato, anzi. Cerca di costruire, di giocare palla a terra ma lascia sempre quella sensazione di vorrei ma non posso e ancora peggio di potrei ma non voglio che si manifesta in tutta la sua boriosa superficialità nella prestazione di Arturo Vidal. Il cileno ancora in cerca di se stesso, vaga per il campo senza idee. Recupera, è vero, il pallone da cui nasce il primo gol di Lautaro ma poi commette la sciocchezza di regalare un rigore inutile al Crotone prima che Conte, proprio lui che lo ha fortemente voluto e sempre difeso, lo lasci nello spogliatoio alla fine del primo tempo.
Fortuna che quei due là davanti sappiano fare la differenza in ogni situazione e ribaltino un Crotone passato in vantaggio prima e capace di recuperare poi, salvo crollare in una ripresa che l'Inter ha davvero dominato. Un bel segnale che si somma al filotto di vittorie. Rispetto a inizio stagione, la reazione arriva puntuale. «Siamo stati bravi a ribaltarla, i ragazzi sono stati bravi a creare situazioni per segnare e siamo stati bravi a portare a casa un'altra vittoria», conferma Conte che ora deve fare i conti con un triplo problema. Oltre al solito Eriksen, c'è l'abulico Vidal. «Deve abbassare la testa e pedalare, qui nessuno ha il posto assicurato. Arturo deve sicuramente fare molto meglio forse al Barcellona si allenava facendo il torello, tacco e punta. Ma lui sa bene che deve cambiare marcia», attacca il tecnico.
Che in vista del mercato dovrà, a quanto pare, evitare voli pindarici: Marotta è stato chiaro, non si investe. Poco male tutto sommato per una squadra con una rosa pletorica e un solo vero impegno su cui concentrarsi. A patto che quei due là davanti non si fermino mai. Altrimenti cambia tutto. Per Conte e per l'Inter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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