Serena sportiva dell'anno, ma non è inVincibile

La Williams si «consola» dopo lo choc degli Us Open. Poi la gaffe: «bara» a una sua corsa

Nella favola di Jamie Vardy c'è un lupo cattivo che non fa più paura. Josè Mourinho perde la partita e il pelo, paga il conto a Leicester, il cassiere si chiama Claudio Ranieri ed anche questa è una favola che i fedeli del grande portoghese sono costretti a leggere per impararne la lezione. Il Chelsea slitta, scivola e finisce in zona retrocessione staccato di venti punti dal Leicester che spunta in testa alla Premier, Vardy segna ancora, è il capocannoniere d'Inghilterra, presumo che nemmeno lui ci credesse, se così fosse stato avrebbe potuto puntare dieci sterline per vincerne cinquemila, la quota dei bookmakers, 500 a 1, sembrava un sogno di mezza estate. Credo che, comunque, il ragazzo di Sheffield, la terra di Joe Cocker e del grande Gordon Banks, vedrà raddoppiato il proprio salario, i suoi gol spiegano il fenomeno Leicester e il lavoro di Ranieri, un allenatore che ha l'eccezione nella sua normalità, un'astuzia, per qualcuno, paesana ma redditizia. La sua piccola squadra gioca alla guerra, soffoca l'avversario, sfrutta l'anno d'oro del suo attaccante e la magia di un ventiquattrenne di cui si parlerà molto nel mercato, si chiama Riyad Mahrez ed è un algerino di talento raffinato, il suo gol (l'undicesimo in campionato), il 2 a 0 del Leicester, appartiene al repertorio degli artisti, stop di destro, doppia finta e taglio di sinistro sul palo opposto della porta del belga Courtois. La barba incolta di Mourinho si è fatta sempre più grigia, Josè ha continuato a rimproverare Diego Costa, ha masticato rabbia di fianco al sodale, il vecchio che non sa parlare inglese ma conosce il football e lo ha ribadito ieri sera, nella festa del King Power dove le volpi del Leicester correvano da ogni parte e Mourinho cambiava ogni cinque minuti le pedine sulla scacchiera, tentando di cambiare le sorti di una notte per lui e per i blues di Londra. Il bavero alzato del suo impermeabile era come un rifugio dal freddo di Leicester e dal vento delle volpi in corsa che non mollavano un solo pallone.

Ranieri fischiava ai suoi di muoversi ancora e sempre, il gol di Remy ha messo appena paura, il vecchio del Testaccio ha alzato le braccia al cielo, come un bambino felice davanti al regalo di natale, Mourinho da gentiluomo gli è andato incontro, abbracciandolo. La pace? No, la resa.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica