La Corte Federale d'Appello ha cancellato la penalizzazione di 5 punti precedentemente comminata al Parma e ha ridotto la squalifica ad Emanuele Calaiò a 6 mesi con 30 mila euro di multa.
Tira un sospiro di sollievo il Parma, condannato in primo grado dal Tribunale Federale Nazionale ad una penalizzazione di 5 punti da scontare nel prossimo campionato di serie A: la Corte Federale d'Appello ha parzialmente accolto il ricorso della società ducale, convertendo la prima sanzione in una multa di 20 mila euro.
Buone notizie anche per il calciatore Emanuele Calaiò, la cui squalifica è stata ridotta a 6 mesi, fino esattamente al 31 dicembre 2018, insieme ad una sanzione pecuniaria di 30 mila euro, decisione seguita alla derubricazione del reato, da tentato illecito sportivo a semplice violazione dell'Art 1 sulla lealtà sportiva.
Respinto invece il ricorso del Palermo, che chiedeva una sanzione afflittiva da applicare nel campionato di serie B 2017/2018, in modo da ottenere la promozione diretta in serie A.
Grande soddisfazione per il club emiliano, che esprime la sua gioia in una nota: ''Per due mesi abbiamo letto, ascoltato e sopportato in silenzio dirigenti di altre squadre che hanno voluto cavalcare per fini personali il fango che veniva gettato su questa società e sul traguardo storico che è stato raggiunto grazie al lavoro, alla correttezza, al sudore e al sacrificio di questi anni. Ora siamo contenti che sia stata fatta giustizia''.
Archiviate col lieto fine le questioni extra calcistiche, il Parma può concentrarsi sul campo, esordio domenica in Coppa Italia contro il Pisa, prima del debutto nella prima giornata di A, domenica 19 in casa contro l'Udinese.
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