«È più facile gestire un G7 che la serie B». Così Franco Frattini, presidente del Collegio di Garanzia dello Sport, nuovamente chiamato in causa dopo che il Tar della Lazio ha sospeso la sua sentenza sull'inammissibilità dei ricorsi dei club sul format dei cadetti a 19 squadre. «Nel caso del calcio ci si confronta con milioni e milioni di sportivi e tifosi che non sentono e vedono ragioni. Fare il giudice in questa materia è molto complicato», ha detto ancora Frattini. Le cui dichiarazioni a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, hanno creato equivoci. «Il Tar ha sospeso il campionato di B», aveva detto l'ex ministro salvo poi fare chiarezza su Twitter: «La B non è sospesa, è perturbata perché ad ogni turno eventuale ripescaggio diventa più difficile. Non è ovviamente sospesa l'intera serie B, ma le partite di tutte le squadre parti nelle varie cause... Quelle che avrebbero dovuto giocare in C ad esempio».
Venerdì il Collegio riesaminerà i ricorsi di Ternana e Pro Vercelli e deciderà se la serie cadetta tornerà a 22 squadre, in tal caso lunedì 24 stabilirà le tre squadre che avranno diretto al ripescaggio dalla B. «È chiaro che se noi dovessimo aspettare la data dell'ordinanza collegiale che il Tar ha stabilito al 9 ottobre, vuol dire che fino a quella data non si giocherebbe la serie B - ha sottolineato ancora Frattini - Quindi venerdì 21 il Collegio di garanzia riesaminerà la questione in una composizione completamente nuova.
Non presiederò io, ma il componente più anziano d'età. E lunedì, per gli eventuali ripescaggi, ci sarà ancora un altro presidente». Frattini si era già espresso per la B a 22 ma era finito in minoranza, stavolta non presiederà il Collegio e non voterà.
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