Altri tre passi verso uno scudetto ormai quasi del tutto cucito sulla maglia. Basta un gioiello di Carlos Tevez alla Juventus per superare un buon Genoa, in partita dal 1' al 94' e capace di giocarsela alla pari contro una Vecchia Signora sempre sul pezzo. Dopo la vittoria di Dortmund e l’ingresso tra le prime 8 d’Europa, Allegri vuole archiviare anche il campionato.Discorso in realtà già chiuso, ma il tecnico bianconero vuole il conforto della matematica e si affida alla miglior Juve possibile: 3-5-2, Barzagli titolare, a centrocampo, out Pirlo e Pogba, c’è Pereyra con Vidal e Marchisio, in attacco è Llorente ad affiancare Tevez (squalificato Morata). Gasperini non rinuncia al suo marchio di fabbrica (3-4-3) e si affida al tridente Lestienne-Niang-Perotti. Ritmi subito alti, Juve per nulla scarica e deconcentrata, Genoa coraggioso e che pressa alto, mettendo in crisi Bonucci che perde palla e permette a Niang di sfiorare lo 0-1. Gioca bene la squadra di Gasperini, Perotti prende un giallo per la presunta simulazione in area sull’entrata di Marchisio, la Juve non riesce a sfondare finchè Tevez non sforna una delle sue giocate. Al 25' l’Apache ne salta due, entre in area e spara un missile sotto la traversa che trafigge Perin. La Juve insiste e nel finale prima Perin dice no a Llorente, poi nella mischia arriva anche la traversa di Chiellini. Finisce 1-0 il primo tempo.
Nella ripresa fuori Niang, dentro Borriello, subito ammonito per scambi proibiti con Bonucci (giallo anche per lui). Al 7' Perin è costretto a chiedere il cambio per un problema alla spalla (Nazionale a rischio?), dentro Lamanna che al 17' si permette il lusso di parare un rigore (concesso per un presunto fallo di Roncaglia su Pereyra) a Carlos Tevez. Un minuto dopo è Kucka a salvare su Llorente. Insomma è sempre la Juve a fare la partita, ma il match resta aperto. In campo Laxalt nel Genoa, Pepe e Matri tra i padroni di casa. Al 35' Barzagli salva Buffon anticipando sul secondo palo Perotti. Il Grifone ci prova, la Juve controlla, vince, vendica l’unico ko fin qui subito in campionato (all’andata vinse il Genoa 1-0) e vola verso il poker tricolore.
Intanto l’Empoli di Sarri continua a vincere e a convincere. Al Castellani, nel lunch match della ventottesima giornata di serie A, la squadra toscana, ha sconfitto il Sassuolo per 3-1, sorpassando gli avversari nella classifica della massima categoria. Il giusto verdetto del campo è frutto dell’organizzazione difensiva degli azzurri, praticamente perfetta, e dello stato di grazia di Saponara, autore oggi di una doppietta e di un assist per il gol lampo di Mchedlidze (in rete dopo pochissimi secondi dal suo ingresso in campo).
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