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Serve un'Inter da derby per spezzare il tabù tedesco

L'ultimo successo con il Bayern nel 2010, poi solo grandi delusioni. Ma contro i panzer rossoneri...

Serve un'Inter da derby per spezzare il tabù tedesco

La maglia è rossonera, quindi l'Inter dovrebbe trovarsi a suo agio: parliamo di Bayer Leverkusen, non dei cugini milanesi quest'anno battuti due volte in campionato (rifilandogli sei reti). E che, fra l'altro, in Europa hanno ancora la miglior media successi finali/partecipazioni in Champions League rispetto ad Inter e Juventus: meglio ricordarlo visto i disastri delle altre due nella coppa di quest'anno. Ma anche con i rossoneri tedeschi la pazzia nerazzurra non ha fatto presa e l'Inter se l'è passata bene (due successi nella Champions 2002-2003). Un'altra buona notizia viene proprio dalla Juve che, pur nella versione light della stagione, è riuscita a battere il Bayer due volte su due in Champions. Se ce l'ha fatta la malridotta Signora, perché non l'Inter? Domani sarà Europa league, ma il profumo di coppa riesce sempre ad inebriare.

La cattiva notizia è che il Bayer non è il Bayern, una enne fa la differenza: e il Bayern è stata l'ultima squadra tedesca che non ha negato la soddisfazione ai nerazzurri. Anzi, le ricorderà sempre il Triplete. Poi, però, è stato fumo: più nero che azzurro. L'eliminazione con lo Schalke 04, nella stagione post Triplete, una dal Wolfsburg e un'altra dall'Eintracht in Europa League. Infine la suonata dal Borussia Dortmund, quest'anno, che l'ha cacciata dalla Champions. Chissà mai che il rossonero non sia la cura che serve per togliere questa sorta di maledizione e spedir l'Inter in semifinale, dove l'avversaria sarebbe niente male: la vincente tra Shakhtar e Basilea. Dice la speranza organizzativa che Inter-Manchester United sarebbe la miglior finale possibile.

Per arrivarci vale rispolverare la buona vena di Lukaku e Lautaro Martinez. La nobiltà del Bayer è rappresentata, invece, da un 21enne di successo che i nerazzurri avevano già inseguito, lasciando la presa visti i prezzi. Si chiama Kai Havertz, centrocampista offensivo con il dono del gol (quest'anno 17 reti in 44 presenze). E anche qui la storia riporta a qualcosa che lega il rossonero Bayer al rossonero Milan: complice una lunga squalifica di Calhanoglu, poi passato al Milan, Havertz ha trovato spazio in squadra e non si è lasciato sfuggire l'occasione diventando il più giovane marcatore, in campionato, nella storia del club. L'Inter non molla la presa, ma il Chelsea è messo meglio. Per ora, confermato Sanchez, il club ha in mano Tonali, e vorrebbe Milenkovic dalla Fiorentina, soffiandolo al Milan. Ma nelle mani di Conte può succedere tutto ed il suo contrario: il buon Eriksen anche stavolta sembra destinato alla panchina. Per giocatori di valore, che vogliono andare a Milano, un campanello d'allarme.

A proposito di talenti: dopo il papà anche Messi ha comprato casa a Milano.

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