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Sheva si butta via e dà l'Italia agli austriaci

A Wembley contro i nostri "vicini" guidati da un tecnico di origini italiane

Sheva si butta via e dà l'Italia agli austriaci

E Austria sia. A Wembley, sabato sera, ce la vedremo contro i nostri vicini di casa, che ieri a Bucarest hanno battuto l'Ucraina in un vero e proprio spareggio qualificazione centrando così, per certi versi inaspettatamente, il secondo posto del Girone C e di conseguenza l'ottavo di finale contro gli azzurri.

Come tutte le sfide, soprattutto di un torneo combattuto come questo, quella di sabato non sarà di certo una gara semplice, ma l'Italia parte senza dubbio favorita, dal momento che, da ciò che si è visto in questi giorni, il gap tecnico tra le due squadre è piuttosto netto. Ma ieri la squadra di Franco Foda, tedesco ma con padre italiano di origini veneziane, ha dimostrato di meritarsi la qualificazione, riuscendo da una parte a spegnere con successo il temibile potenziale offensivo ucraino, dall'altra a disputare un'ottima gara di organizzazione e concentrazione.

Contro di noi però ci vorrà qualcosa in più per ottenere un risultato che avrebbe del clamoroso. Anche perché, nonostante abbia conquistato 6 punti su 9, la nazionale di Foda ha le sue lacune, emerse in particolare quando si è trovata di fronte una squadra di livello tecnico superiore come l'Olanda: contro gli Oranje, infatti, non c'è stata storia.

La forza di questa nazionale è sicuramente il gruppo, composto per la maggior parte da calciatori che giocano in Bundesliga, sebbene ci siano più di qualche individualità da tener d'occhio, come Alaba, Sabitzer, Baumgartner (ieri in gol) e Arnautovic, ex Inter e ora in orbita Bologna con Mihajlovic che lo ha messo nel mirino.

È la prima volta che gli azzurri affrontano l'Austria in un campionato europeo, anche se ai Mondiali l'abbiamo già incontrata quattro volte e i precedenti ci fanno ben sperare: quattro vittorie su quattro a Italia '34 (semifinale), Argentina '78 (secondo girone), Italia '90 (girone) e Francia '98 (girone).

Serata colma di delusione, invece, per l'Ucraina di Andriy Shevchenko, che per la qualità dei giocatori a disposizione aveva tutte le carte in regola per arrivare seconda nel suo groppo mentre adesso rischia concretamente addirittura di non rientrare nemmeno tra le quattro migliori terze del torneo.

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