Si chiama Lukaku-Joya la medicina a tutti i mali della Roma di Mou

Del belga, al 21', il primo gol. All'83' il raddopio di Pellegrini. Entrambe le reti su assist di Dybala

Si chiama Lukaku-Joya la medicina a tutti i mali della Roma di Mou
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Il gioco latita ancora (e quello è colpa del tecnico), gli spazi sono stati pochi (merito di un Frosinone organizzato almeno per 70 minuti) così come le occasioni (con Dybala all'inizio ingabbiato ma poi autore dei due assist per i gol). Ecco che la medicina per i mali della Roma ha sempre il nome di Romelu Lukaku, che dopo essersi preso una giornata di «vacanza» dal punto di vista realizzativo (a Genova in realtà un gol l'aveva fatto ma era irregolare), è tornato a timbrare il cartellino. Il suo 2023, dal punto di vista delle reti, è in attivo: 25 in 44 gare giocate tra Inter, Belgio e Roma, in pratica più di un gol ogni due partite. A chiudere poi la sfida, che nel secondo tempo aveva però preso una piega migliore per la truppa giallorossa, capitan Pellegrini.

Con una Roma arrivata al derby laziale sotto pressione per una classifica deficitaria, Mourinho ha deciso di essere in campo - cosa accaduta raramente in passato - al fianco dei suoi durante il riscaldamento, quasi a voler metterci la faccia e a caricare la squadra. I tifosi non hanno fischiato, anche se l'annuncio delle formazioni è stato dato con una minore enfasi del solito. Il sostegno ai giocatori giallorossi, nonostante il momento difficile, non è dunque mancato così come quell'atmosfera di festa garantita dagli oltre 62mila presenti (ma la notizia è che per pochi biglietti non si è registrato il 37° sold out di fila).

Serviva solo una vittoria per ripartire, da ottenere in qualsiasi modo, e il Frosinone era di fatto una vittima predestinata visti i precedenti in A (quattro vittorie su quattro, ieri la quinta). In realtà la squadra dell'ex Di Francesco si è rivelata un osso duro, regalando una gara di personalità e mostrando a lungo i suoi buoni meccanismi di gioco, anche nel momento in cui era in svantaggio di un gol. Peccato che il gioiellino albanese Marvin Cuni, di provenienza Bayern, non abbia centrato la porta nelle due occasioni avute e i cambi in attacco nella ripresa non abbiano dato i risultati sperati.

Dal canto suo, la Roma ha avuto un Lukaku che vanta già una media realizzativa invidiabile da quando veste la maglia giallorossa: 4 gol nelle ultime 5 gare, compresa quella di Europa League. Una rete confermata dal check del Var, con due difensori messi a sedere dopo lo scatto sul filo del fuorigioco mentre sul passaggio di Dybala Pellegrini apriva lo spazio al compagno. Fermata la serie positiva dei ciociari e ossigeno per una Roma ancora in cerca di identità e di un effettivo ruolo in questo campionato.

La gestione della gara da parte dei giallorossi nel secondo tempo è stata migliore.

Il gol di Pellegrini, arrivato quasi sui titoli di coda, ha regalato un finale tranquillo per la truppa di Mourinho, uscita dalla notte dell'Olimpico con qualche affanno in meno. Alla fine crampi per l'arbitro Marchetti e un lungo recupero.

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