
È altissima tensione tra India e Pakistan. Alle prime luci dell'alba di mercoledì Nuova Delhi ha lanciato una serie di raid contro il vicino. La risposta dopo l'attentato che ha insanguinato il Kashmir indiano costato la vita a 26 persone.
12.40 - Modi: "Operazione Sindoor un orgoglio nazionale: uccisi 80 terroristi"
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha elogiato le forze armate indiane per aver condotto attacchi mirati contro i campi terroristici in Pakistan e nel Kashmir occupato dal Pakistan, affermando che l'operazione Sindoor è "motivo di orgoglio nazionale". Lo riporta il Times of India spiegando che il primo ministro indiano ha presieduto una riunione del Consiglio dei Ministri e affermato che "oltre 80 terroristi sono stati uccisi". Il ministro della Difesa Rajnath Singh ha informato il Consiglio dei Ministri dell'Operazione Sindoor ricevendo il plauso dei presenti.
11.33 - Pakistan autorizza forze armate a azioni corrispondenti
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif ha affermato che le forze armate del Paese sono state "autorizzate a intraprendere azioni corrispondenti" in seguito agli attacchi dell'India. Lo riportano i media internazionali. "In conformità con l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, il Pakistan si riserva il diritto di rispondere, per legittima difesa, nel momento, nel luogo e nel modo che riterrà più opportuno, per vendicare la perdita di vite innocenti di pachistani e la palese violazione della sua sovranità", ha aggiunto una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro.
11.03 - Si aggrava il bilancio delle vittime dei raid: almeno 38 morti
- Il bilancio dei morti negli attacchi reciproci tra India e Pakistan è salito a 38, hanno reso noto fonti nei due Paesi. Islamabad ha dichiarato che almeno 26 civili sono stati uccisi nel corso degli attacchi indiani e negli scontri a fuoco lungo il confine, mentre Nuova Delhi ha affermato che almeno 12 persone hanno perso la vita a causa dei bombardamenti pakistani
10.11 - India: leader terrorista Jaish-e-Mohammed ucciso in raid in Pakistan
Maulana Masood Azhar, il leader del gruppo terrorista Jaish-e-Mohammed attivo in Kashmir, è stato ucciso insieme a quattro suoi stretti collaboratori nei raid condotti dalle forze armate indiane su Bahawalpur, in Pakistan. Lo fa sapere in una nota il gruppo Jaish-e-Mohammed spiegando che nel raid sono morte anche dieci persone della famiglia del suo leader.
9.30 - Modi cancella i viaggi in Europa dopo l'escalation con il Pakistan
Il primo ministro indiano Narendra Modi avrebbe annullato il tour di metà maggio in Europa, che includeva visite in Croazia, Norvegia e Paesi Bassi, a seguito al lancio della "Operazione Sindoor" in Pakistan. Lo riporta la Cnn sottolineando che le ragioni ufficiali dell'annullamento del tour non sono state rese note.
8.46 - Attacchi India-Pakistan, i morti sono almeno 34
Almeno 34 persone sono morte negli attacchi reciproci degli eserciti indiano e pakistano: almeno 26 civili hanno perso la vita in Pakistan e altre otto persone sono morte in India. Lo hanno reso noto il portavoce dell'esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Chaudhry, e fonti indiane. Si tratta del più grave scontro militare tra i due Paesi negli ultimi 20 anni.
8.20 - Il premier del Pakistan convoca la riunione di sicurezza: "Risponderemo"
Il primo ministro pakistano, Shehbaz Sharif, ha convocato per oggi una riunione del Comitato per la Sicurezza Nazionale e promesso che Islamabad darà "una risposta decisa" a quello che ha definito "un atto di guerra dell'India". Sharif ha affermato che "il nemico disonesto ha compiuto attacchi vigliacchi in cinque località del Pakistan " e "il Pakistan ha tutto il diritto di dare una risposta decisa a questo atto di guerra imposto dall'India". Sharif ha aggiunto che il suo Paese e le sue forze armate "sanno benissimo come affrontare il nemico. Non permetteremo mai al nemico di raggiungere i suoi nefasti obiettivi".
8.02 - Pakistan: salgono a 31 i morti per attacchi India, anche bambini
Sono saliti a 31 i morti in Pakistan per l'attacco con missili lanciato dall'India. È quanto riferisce il portavoce dell'esercito del Pakistan, il tenente generale Ahmed Sharif, precisando che 26 civili, fra cui donne e bambini, sono stati uccisi in diverse località del Paese e altri 5 civili sono morti lungo la Line of Control, cioè il confine de facto che divide la regione del Kashmir contesa fra India e Pakistan, a causa del fuoco delle forze indiane nella parte pakistana del Kashmir. Il portavoce ha aggiunto che il Pakistan ha risposto al fuoco in Kashmir e ha anche distrutto alcune postazioni indiane; secondo fonti mediche e di polizia indiane, è di almeno 7 civili morti e 30 feriti il bilancio nella parte indiana del Kashmir.
7.49 - India: "Distrutti nove campi terroristici, nostra reazione proporzionata, non vogliamo escalation"
Gli attacchi che l'esercito indiano ha condotto nella notte in Pakistan avevano come obiettivo quello di "smantellare infrastrutture terroristiche" e così evitare "altri attacchi contro l'India". Lo ha spiegato il ministro degli Esteri indiano in una conferenza stampa Vikram Misri, definendo le azioni "proporzionate" alla minaccia e non una escalation. "Le nostre agenzie di intelligence che monitorano le attività terroristiche hanno segnalato che potrebbero verificarsi altri attacchi contro l'India e si è ritenuto essenziale fermarli e contrastarli", ha dichiarato. Accanto al ministro, il colonnello Sofiya Qureshi e il comandante di squadriglia Vyomika Singh hanno precisato che "nove campi terroristici sono stati presi di mira e distrutti. Questi campi si trovavano in Pakistan e nel Kashmir occupato dal Pakistan". E' stato quindi spiegato che "centri di reclutamento, basi di lancio e centri di indottrinamento" sono stati presi di mira durante gli attacchi notturni. Gli obiettivi sono stati selezionati sulla base di precedenti informazioni di intelligence, viene indicato.
7.25 - Pakistan:"Abbattuti cinque caccia indiani, voli commerciali cambino rotta"
Il governo del Pakistan ha sostenuto che il suo esercito ha abbattuto cinque aerei da combattimento indiani dopo attacchi contro il territorio pakistano. In precedenza una fonte autorevole della sicurezza indiana aveva riferito che tre suoi aerei erano precipitati sul territorio nazionale per cause sconosciute. Due aerei si sono schiantati nel Jammu e Kashmir, controllato dall'India, e un altro nello stato indiano del Punjab, ha riferito la fonte. Intanto oltre una ventina di voli commerciali hanno cambiato rotta per evitare lo spazio aereo pakistano e le compagnie aeree hanno cancellato 52 voli da o per il Pakistan, secondo FlightRadar24. La Korean Air ha dichiarato di aver deviato i suoi voli Seul Incheon-Dubai, optando per una rotta meridionale che passa sopra Myanmar, Bangladesh e India evitando lo spazio aereo pakistano. La Thai Airways ha comunicato che i voli verso Europa e Asia meridionale vengono dirottati dalle prime ore di oggi, avvisando che ciò potrebbe causare ritardi ad alcuni voli. La Vietnam Airlines ha affermato che le tensioni tra India e Pakistan hanno influenzato i suoi piani di volo e che fornirà in seguito dettagli in merito ai programmi di deviazione. Anche alcuni voli dall'India all'Europa hanno seguito rotte più lunghe. Il volo Lufthansa LH761 da Delhi a Francoforte ha virato a destra verso il Mar Arabico, nei pressi della città di Surat, nell'India occidentale, percorrendo una rotta più lunga rispetto a ieri, secondo FlightRadar24.
7.11 - Pakistan: 26 uccisi e 46 feriti nei raid indiani
Sono almeno 26 i civili pakistani che sono stati uccisi e altri 46 quelli feriti dai militari indiani nella notte. Lo ha reso noto l'esercito di Islamabad senza indicare dove si siano registrate le vittime. Il capo di stato maggiore dell'esercito pakistano ha affermato che Islamabad risponderà all'India "nel momento, nel luogo e nei modi che sceglieremo
6.37 - India: "Otto morti e 29 feriti per attacchi Pakistan in Kashmir"
Almeno otto indiani sono stati uccisi e altri 29 sono rimasti feriti oggi nella città di Poonch in Kashmir, vicino al confine di fatto con il Pakistan: lo ha dichiarato un funzionario del governo indiano locale, mentre le forze indiane e pakistane si scambiano colpi di artiglieria pesante.
6.25 - Cina preoccupata, invita India e Pakistan alla moderazione
La Cina esprime rammarico e preoccupazione per gli attacchi indiani di questa mattina contro il Pakistan, esortando le parti a mostrare "moderazione" in risposta alla grave escalation con colpi di artiglieria pesante lungo la linea di frontiera contesa. Pechino, che confina con entrambi i Paesi ed è uno stretto alleato del Pakistan, ha detto di esprimere "rammarico per l'azione militare dell'India" e di essere "preoccupata per gli attuali sviluppi". India e Pakistan "sono vicini che non possono essere separati, e sono anche vicini della Cina", ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri in una nota.
6.20 - Pakistan: "19 i morti per attacchi India, 13 per raid su moschea"
È di 19 morti e 38 feriti il bilancio dell'attacco con missili lanciato dall'India sul territorio del Pakistan, secondo quanto riferito dalle autorità locali pakistane. A fare salire il bilancio complessivo a 19 morti, fra cui almeno un bambino, il fatto che è salito a 13 il numero dei morti nel raid sulla moscha Subhan di Bahawalpur, in Punjab, come riferito dal medico di un ospedale che si è occupato delle vittime, Zohaib Ahmed. L'India ha affermato di aver colpito infrastrutture utilizzate dai militanti legati al massacro di turisti avvenuto lo scorso 22 aprile a Pahalgam, nella parte del Kashmir controllata dall'India; Nuova Delhi accusa il Pakistan di avere sostenuto l'attacco di Pahalgam, cosa che Islamabad nega. Il portavoce dell'esercito pakistano, il tenente generale Ahmed Sharif, ha riferito che i missili indiani hanno colpito 6 località nella zona del Kashmir amministrata dal Pakistan e nella provincia orientale del Punjab. "Il Pakistan ha tutto il diritto di rispondere con forza a questo atto di guerra imposto dall'India", ha dichiarato il premier pakistano, Shehbaz Sharif, convocando una riunione del Comitato di sicurezza nazionale.
6.04 - Pakistan: "Tre civili morti in raid India, anche un bimbo"
- Il ministro pachistano alla Difesa, Khawaja Asif, ha dichiarato che negli attacchi indiani della notte nel territorio del Pakistan "sono morti tre civili, tra cui un bambino". Secondo Asif, i numerosi bersagli colpiti dall'operazione dell'India erano "tutti civili".
05:46 - Esercito indiano: "Giustizia è fatta"
"Giustizia è fatta": così l'esercito indiano, in un video postato su X dopo gli attacchi missilistici della notte su nove siti "terroristici" in territorio pachistano. "L'azione - ha informato l'esercito indiano in un comunicato - è stata concentrata, misurata e priva di intenzioni di escalation. Nessuna struttura militare è stata presa di mira".
5.42 - Aereo non identificato si è schiantato nel Kashmir
Un velivolo non identificato è precipitato nel Kashmir, nel nord dell'India, secondo quanto riferito da fonti locali all'emittente televisiva statunitense "Cnn". L'aereo si è schiantato nel villaggio di Wuyan, 19 chilometri a sud-est di Srinagar, capoluogo dell'omologo distretto nel territorio di Jammu e Kashmir. "Abbiamo sentito il rumore di un aereo in volo e poi una grande esplosione. Siamo corsi fuori di casa nel panico e abbiamo visto che era in fiamme. Per fortuna nessuno è rimasto ferito", ha riferito alla "Cnn" un abitante del luogo. Fonti locali dei vigili del fuoco hanno riferito che quello precipitato è un velivolo militare, e che l'apparecchio si è schiantato nei pressi di un edificio scolastico a Wuyan. "I nostri uomini sono ancora sul posto e stiamo aspettando ulteriori dettagli", ha riferito la fonte anonima.
03.05 - India, 3 civili uccisi da fuoco Pakistan a confine Kashmir
L'esercito indiano ha dichiarato che tre civili sono stati uccisi stanotte dal fuoco d'artiglieria dell'esercito pakistano lungo la loro Linea di controllo, il confine di fatto col Kashmir conteso. Il bilancio delle vittime degli attacchi indiani di ieri in Pakistan è invece salito a otto morti e 35 feriti, ha dichiarato da parte sua Islamabad.
00.39 - Guterres (Onu): "Chiedo massima moderazione a India e Pakistan"
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è "molto preoccupato per le operazioni militari indiane lungo la linea di controllo e il confine internazionale". Lo afferma in una nota il portavoce di Guterres, Stephane Dujarric. Lo riporta Al Jazeera. Guterres chiede la massima moderazione militare a entrambi i Paesi affermando che il mondo non può permettersi uno scontro militare tra India e Pakistan.
00.32 - Islamabad: "Difenderemo sovranità con ogni mezzo"
Il ministro pakistano degli Esteri,Ishaq Dar, ha definito il recente attacco missilistico indiano una "flagrante violazione della sovranità del Pakistan". Lo riporta Al Jazeera. Secondo il ministro il raid ha "messo a repentaglio la pace regionale". Dar ha quindi avvertito che Islamabad difenderà la sua "sovranità e integrità territoriale con tutti i mezzi".
00.26 - Trump: "Escalation una vergogna"
Il presidente americano, Donald Trump, ha definito una "vergogna" l'escalation in corso tra India e Pakistan dopo che Nuova Delhi ha comunicato di aver lanciato un attacco missilistico conto obiettivi miliziani nel Kashmir controllato da Islamabad che ha annunciato la sua rappresaglia. Lo riportano i media internazionali. "E' una vergogna. Ne abbiamo sentito parlare appena varcata la soglia dello Studio Ovale", ha detto Trump. "Immagino che la gente sapesse che sarebbe successo qualcosa, basandosi su un pò sul passato. Combattono da molto tempo", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, augurandosi che la crisi "finisca molto presto."
00.23 - Scontri a fuoco India-Pakistan in Kashmir
Continuano ad arrivare segnalazioni di scontri a fuoco tra truppe indiane e pakistane lungo la Linea di Controllo, il confine di fatto che divide il Kashmir tra India e Pakistan. Lo riporta il Guardian citando la Reuters. In particolare, secondo la polizia indiana due donne sono rimaste ferite nei bombardamenti. La stessa fonte segnala "intensi bombardamenti" in tre punti lungo la Linea di Controllo.
00.06 - Premier Pakistan: "Atto di guerra dell'India, risponderemo"
l primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha affermato che l'India ha condotto attacchi "vigliacchi" in cinque località del territorio amministrato da Islamabad.
In una dichiarazione su X, Sharif ha avvertito che il suo Paese "ha tutto il diritto di rispondere con la forza a questo atto di guerra imposto dall'India". E "l'intera nazione" è al fianco delle forze armate pakistane su "come affrontare il nemico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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