I comandanti e la cicogna. Siena e Milano si preparano per il primo duello della stagione, ma intanto la cicogna Varese protegge il suo nido sul tetto del campionato, imbattuta anche a Caserta, nella giornata dove la non difesa di Sassari è costata il primato contro il furore della Brindisi di Piero Bucchi.
L'uomo del giorno, aspettando i grossi calibri delle finaliste dell'ultimo campionato, così strane, così diverse, così cambiate, è un giunco volante di Ancona, si chiama Achille Polonara, classe 1991, 2 metri e 3, crudele con il Sacripanti che lo ha portato all'argento europeo dell'under 21, spietato con tutti quelli che lo hanno messo da parte, cominciando dalla Nazionale, escluso anche se l'anno scorso fu votato come miglior giovane del torneo. Adesso fra i giardini di Varese lo chiamano Polonair e Caserta non è riuscita a contenerlo: 22 punti, 9 su 14 al tiro, con 3 su 5 da 3, 7 rimbalzi e 3 recuperi.
Varese, il suo consorzio, i grandi sogni di un progetto brillante, vissuto da gente che ama davvero questo basket, in una città dove sono passati campionissimi, ma che si è innamorata anche di questa giovane banda Vitucci che incanta, che è squadra anche se costa un quinto di Milano e la metà di Siena, che ha dentro qualcosa, 11 vittorie su 11 in precampionato, 6 su 6 in questo stordente avvio di stagione iniziato con umiltà come diceva l'allenatore veneziano: «Siamo imbattuti, ma non imbattibili».
Per adesso sono lassù, davanti a tutti e le grandi nemiche che questa sera vedremo in diretta su Rai sport, dovranno impegnarsi molto per non perdere la ruota: più Milano ferma a miseri 4 punti e già caduta 2 volte in trasferta, oltre alla figuraccia casalinga contro Reggio Emilia, della Siena esacampione che ha cambiato troppo per correre forte, anche se la sua classifica la colloca 4 punti sopra l'Emporio Armani, in grandi difficoltà nell'Europa dove l'Olimpia galleggia fra prestazioni buone come a Kaunas o contro l'Efes e pessime come nella sconfitta al Forum contro il Vitoria.
Per i detentori del potere c'è stato in settimana il risveglio di Bobby Brown, 34 punti, proprio quando stavano perdendo fiducia in lui, per Milano la coperta calda della grande coppia Langford-Hairston che è arrivata ad un compromesso cercando di pestarsi i piedi il meno possibile. Contro Brown l'enigma Cook. Contro i centri di Siena che convincono sempre poco la speranza di Milano è di avere tanto dal Bourousis che ogni tanto si assenta.
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