Dieci chilometri di corsa nel vento senese. La squadra che lavora con Marco Crespi ha deciso che la cabala va rispettata: punirsi con la fatica aspettando di veder cambiare la storia che sembrava già scritta. Lo hanno fatto per eliminare Reggio Emilia, si erano ripetuti buttando fuori Roma, non ci avevano creduto nel cemento di Assago, ora hanno ripreso. Infatti è arrivato il successo che nessuno poteva prevedere, l'85-68 in gara tre che un po' riapre la sfida fra detentori e l'Emporio Armani che pur avendo di tutto e di più, ogni tanto, spesso nelle prove che contano, fa i capricci, cercando un babbo in campo che non c'è.
E' accaduto ancora nella rimonta fallita quando Alessandro Gentile, il capitano imberbe, non ha resistito all'istinto e si è preso l'antisportivo che ha fatto morire il recupero che sembrava logico perché Siena non ne aveva quasi più, mentre Milano smaniava. Vero che Haynes e Othello Hunter stavano giocando la partitona, vere tante cose, era l'ultima spiaggia, sarebbe stata la resa per chi aveva fatto tanto, ma non sembrava poter andare oltre.
Stasera, ore 20.30, Palaestra fuori porta Camollia, diretta sui Raisport, vedremo se questo furore da eroica senese sarà ancora tossico per i persiani di Luca Banchi che temeva questa reazione, aveva messo tutti in guardia, dimenticando di far sapere che l'anno scorso lui, Moss, un po' deludente e beccatissimo da chi lo aveva amato tanto, Kangur, un fantasma, Hackett con la sciabola sguainata nella rimonta, erano dalla parte dei verdi che correvano per il 7° titolo consecutivo.
Vedremo a chi ha portato più consigli la notte, capiremo se la Mens Sana, dove la casa madre, misteriosamente, andrà avanti senza puntare sulla "squadra" organizzativa che ha fatto diventare Siena qualcosa di speciale, una storica compagine al di là del peccato, nata nella purezza della passione genuina, ha qualcosa ancora in saccoccia perché gioca meglio di Milano, ma va sotto in quasi tutti i confronti individuali.
Per l'Emporio un'altra partita della verità. Ne ha sbagliate parecchie, ma in finale ci è arrivata anche inciampando su Pistoia, perdendo in casa con Sassari, però in partite così ravvicinate ha tutti i vantaggi perché Crespi deve proprio raschiare il barile.
Se Milano vince, lunedì sera potrebbe ritrovare lo scudetto che le manca da 18 anni, altrimenti dovrà penare ancora molto e questo intriga in una finale che pensavamo già scritta. Quando non credevamo che la rabbia povera avrebbe messo in catene i nuovi signori degli anelli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.