Signora, che fatica

Arrivano i tre punti ma quanti problemi contro l'ultima. Grande Pelizzoli. Giovinco ko: distorsione al ginocchio

Lo juventino Mirko Vucinic dopo il gol
Lo juventino Mirko Vucinic dopo il gol

Non poteva sbagliare il Bayern Monaco e non poteva sbagliare la Juventus: i tedeschi battono (1-0) l'Eintracht Francoforte e festeggiano con sei giornate di anticipo la conquista della loro 23esima Bundesliga, i bianconeri fanno il loro dovere contro il Pescara (2-1) e si avvicinano ancor più al bis tricolore.
A Torino, sulla carta, non sarebbe potuta andare diversamente dal momento che la Signora - schiacciasassi almeno in Italia - aveva tutto dalla sua contro l'ultimo vagone della carrozza del nostro campionato: 68 punti contro 21, 19 gol presi contro 61, un solo pareggio (a fronte di dieci ko) conquistato nel girone di ritorno dalla compagine di Bucchi, per di più senza gol da 246'.
In sostanza: dopo la depressione post Monaco e prima del tentativo di rimonta di mercoledì prossimo per provare ad acciuffare la semifinale di Champions, il Pescara avrebbe dovuto rappresentare il classico brodino da mandare giù senza troppa fatica.
In realtà i bianconeri hanno avuto le loro brave difficoltà ad andare a nanna con tre punti in più in classifica, dovendo infine ringraziare due mezze prodezze di Vucinic, svogliato per oltre un'ora prima di accendere improvvisamente la luce quando anche i tifosi bianconeri avevano cominciato a beccarlo.
E allora: clamoroso tap-in sbagliato a inizio ripresa, quando ancora si era sulla parità, un paio di giocate che avrebbero potuto anche preludere a una sostituzione e poi via con il genio. Punizione di Giaccherini sulla trequarti quando mancavano meno di venti minuti alla fine, tacco smarcante del numero 9 e Vidal agganciato in area da Rizzo (espulso): rigore, trasformato dallo stesso Vucinic. Il quale, dopo avere festeggiato togliendosi i pantaloncini e sventolandoli manco fossero una sciarpa (con sacrosanta ammonizione incorporata), cinque minuti dopo replicava mandando al cinema il povero argentino Bianchi Arce prima di battere nuovamente Pelizzoli con un destro a giro.
Match chiuso lì, anche se poi Cascione provava a riaprirlo con un sinistro da fuori area.
La Juve finiva con qualche paura di troppo, ma metteva altri tre punti in cascina e la giornata andava in archivio come sperato.
Conte ringraziava a modo suo Vucinic, dandogli un paio di schiaffetti sulla nuca e aggiungendoci anche un paio di paroline non proprio oxfordiane, ma era chiaro che si trattasse di rimbrotti benevoli nei confronti di uno dei giocatori più importanti della sua squadra. Uno di quelli che mercoledì sera dovrà accendersi subito, senza aspettare un'ora e più: altri (Buffon, Pirlo, Chiellini, Barzagli, Marchisio) hanno riposato vuoi per scelta e vuoi per squalifiche, con il risultato che davvero contro il Bayern potrebbe esserci una Juve piena di energie nuove.
Quanto al match contro il Pescara, gli abruzzesi avevano retto grazie a un Pelizzoli in formato monstre e nonostante la sua difesa facesse acqua soprattutto sugli esterni, dove Zanon e Modesto si facevano battere quasi sempre.

Con Capuano a tappare falle di qua e di là e la vitalità di Rizzo in mezzo al campo, gli abruzzesi però sopravvivevano anche grazie ad alcuni errori di mira dei bianconeri: Giaccherini metteva in scena un duello personale con Pelizzoli, Giovinco e ancora l'ex cesenate sprecavano due mezzi rigori in movimento, poi ancora Pelizzoli si esaltava su Vidal e Quagliarella (subentrato a Giovinco, vittima di una distorsione al ginocchio destro con interessamento del legamento collaterale), deviando una conclusione di quest'ultimo sul palo.
Per un'ora e più, la porta abruzzese pareva stregata: poi saliva in cattedra Vucinic. Con e senza i pantaloncini.

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