È una Signora chioccia: ecco il coccolato Di Maria e il figliol prodigo Pogba

Uno ha detto sì dopo aver ottenuto un solo anno di contratto, l'altro ritorna. Allegri riparte da loro

È una Signora chioccia: ecco il coccolato Di Maria e il figliol prodigo Pogba

Torino. Per il primo giorno da juventino, Angel Di Maria ha scelto normalissimi bermuda di jeans e una maglietta bianca: un look normale, chè non pare proprio il tipo da effetti speciali fuori dal terreno di gioco. Sul prato, invece, è abituato a mostrare mirabilie: magro come un chiodo (o come uno spaghetto, da lì il soprannome di El Fideo), ha sempre fatto innamorare di sé chiunque apprezzasse i giocatori in grado di dare del tu al pallone. Intanto con il sinistro, suo piede preferito. Ma non solo con quello. Giocatore pazzesco, sì: lo è stato di sicuro, magari lo sarà ancora. E, comunque, è quello che si augura la Juventus che, pur di assicurarselo a parametro zero, gli è venuta incontro al punto tale da accontentarsi di fargli sottoscrivere un contratto annuale: non due, come avrebbero voluto i dirigenti bianconeri per beneficiare anche dei vantaggi fiscali del Decreto Crescita. Uno solo, perché così voleva il giocatore e così è stato: sei milioni più bonus, con in mezzo il Mondiale da provare a vincere con l'amata Argentina, quindi la prossima estate il probabile ritorno in patria al Rosario Central, la squadra del cuore oggi allenata dall'ex bianconero Carlitos Tevez. La società che, quando lui era un ragazzino, lo aveva portato a sé per la bellezza di 36 palloni: qualche anno dopo il Manchester United lo avrebbe pagato 80 milioni di euro per farlo traslocare tra le mura di Old Trafford prelevandolo dal Real Madrid. Sa come si vince, Di Maria: anche la Champions, alzata proprio con i Blancos nel 2014. Per questo, Allegri lo ha fortemente voluto: un'iniezione di tecnica e mentalità vincente, questo dovrà essere l'argentino. Accolto al JMedical, ieri, dallo stesso tecnico livornese: sorridente, ci mancherebbe altro.

Così come sorridente si è mostrato Paul Pogba. Sbarcato all'aeroporto di Caselle a metà pomeriggio, molto più social del suo nuovo compagno di squadra visto che in mattinata si era mostrato tramite Instagram con l'hashtag #PogAlmostBack, corredato da risata sardonica e abbigliamento già bianconero. Arrivato a parametro zero anche lui, per di più per la seconda volta: se non è record, poco ci manca. Un matrimonio bis che dovrà rilanciarlo visto che le ultime stagioni allo United non sono state granchè, tra infortuni e cali di rendimento inattesi. Campione del mondo in carica, 29 anni e quindi nel pieno della carriera, Pogba tornerà anche a vestire la maglia numero 10, già indossata nella sua ultima stagione torinese: Chiesa avrà la 7, lasciata libera da Vlahovic (pure lui presente ieri al Jmedical) che riabbraccerà così la 9, mentre Di Maria ieri ha firmato i consueti autografi griffandoli con #11.

Un numero che resterà sulle spalle di Cuadrado: il colombiano qualche anno fa cedette la 7 a Cristiano Ronaldo, stavolta non dovrà farlo visto che l'ex Psg ha scelto il 22. Dettagli, a ben vedere. Conteranno semmai sostanza, assist e gol. Quelli che potrebbe garantire anche Zaniolo, altro oggetto del desiderio di Allegri al pari di Koulibaly nel momento in cui partisse De Ligt.

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