Domenico Latagliata
Torino Due record ancora possibili. Più la finale di Coppa Italia contro il Milan da tenere a mente e il mercato che impazza di già. Oggi (ore 17) la Juventus ospiterà la Sampdoria, riceverà l'abbraccio dei suoi tifosi (ma niente parata in centro) e darà loro l'appuntamento allo Stadium per l'anno che verrà.
Qualche ritocchino a certe statistiche è peraltro ancora possibile. Non subendo reti i bianconeri eguaglierebbero due record: i soli venti gol subiti in un campionato a venti squadre (Juventus 2011/12) e le ventidue volte con la porta imbattuta, pareggiando così la Signora 2013/14 e il Milan 1993/94. Primati che non inseguirà Buffon che come a Verona resterà a guardare anche oggi, ma ieri ha sponsorizzato Totti per gli Europei: «Totti si porta ovunque, perché sta bene ovunque. Un giocatore come lui, con il suo talento, potrebbe in qualsiasi momento della partita decidere l'incontro».
In campo oggi ci sarà invece Dybala, che ha partecipato attivamente a 25 gol della Juve in questo campionato (17 reti, 8 assist): negli ultimi dieci anni soltanto Del Piero (27 nel 2007/08) e Tevez (27 nel 2014/15 e 26 nel 2013/14) hanno saputo fare meglio. Se poi segnasse anche oggi, la Joya salirebbe a quota 22, lasciandosi così alle spalle i 21 gol realizzati dall'Apache appena sbarcato a Torino. Altri numeri fanno intanto bella mostra di sé: Allegri, per esempio, nelle sue due stagioni a Torino viaggia a 2.33 punti di media con una percentuale di vittorie del 72%: nello stesso arco di tempo, Conte procedeva a 2.25 con il 66% di successi. Nessuna grossa nube, insomma, nonostante il ko contro il già retrocesso Verona: «Riattacchiamo subito la spina e pensiamo al Milan. Gli infortuni? È inutile averne zero se poi arrivi terzo o quarto: preferisco contarne venti e vincere. Rispetto all'anno scorso, gli infortunati hanno saltato complessivamente meno partite. Khedira? Ha giocato 25 partite. Andrà gestito meglio». E il mercato? Ripartito il valzer più o meno credibile dei trequartisti (James Rodriguez, Isco, Oscar, Pjanic, Ozil, Mkhitaryan), ci ha pensato ieri Allegri a spiegare che «l'importante è che arrivino giocatori di qualità.
Se poi saranno trequartisti, mezzale o mediani, in qualche modo li sistemerò». Il nome più caldo rimane Andrè Gomes (Valencia), jolly di centrocampo prenotato per 30 milioni più corposissimi bonus. In attacco, in pole rimane Cavani: se ne riparlerà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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