Signora senza Principino, ma vietato fermarsi

Domenico LatagliataTorino Nove. Come le vittorie di fila che la Juventus cercherà di festeggiare stasera a Marassi contro la Samp. O come il numero del vero centravanti: ruolo per il quale oggi, complici le non perfette condizioni di Mandzukic, sono in ballottaggio Morata e Zaza. Il primo non segna dal 4 ottobre scorso, ma lo scorso anno esplose proprio nella seconda parte di stagione (5 reti in Champions a partire dagli ottavi, 4 in campionato e 2 in Coppa Italia) e la Signora non può certo permettersi di farlo immalinconire: il secondo invece ha sfruttato al meglio tutti gli spiccioli di gara che finora gli ha concesso Allegri e la butta dentro ogni 63 minuti. Probabile che oggi tocchi ancora allo spagnolo fare coppia con l'intoccabile Dybala, anche perché strada facendo l'attaccante lucano si è calato perfettamente nel ruolo di chi riesce a entrare subito in partita anche arrivando dalla panchina. «Per noi si apre una striscia di sette partite, di cui cinque lontano da casa le parole di Allegri -. Questo è il momento più importante della stagione: le partite in casa di Samp e Udinese, se non decideranno il nostro campionato, diranno molto. A Genova troveremo un ambiente entusiasta e una squadra che ha segnato 27 gol, solo 4 in meno di noi». Ne hanno pure subiti 28, certo non pochissimi, e la solidità difensiva spesso fa la differenza.

Sarà una Juve senza lo squalificato Marchisio, anche: con il Principino in campo, la media punti è stata finora di 2,64 a partita (9 vittorie e 2 pareggi), senza di lui sono arrivati appena sette punti in altrettanti match. Occhio.