Magari un giorno il 15 dicembre 2019 sarà ricordato come l'inizio di un qualcosa di speciale. Di sicuro, al momento, è stata la prima occasione in cui Maurizio Sarri ha preso il coraggio a due mani e, sconfessando quanto detto e ribadito in più circostanze, ha schierato dal primo minuto insieme Dybala, Higuain e Ronaldo. I tre che prima di ieri avevano all'attivo un centinaio di minuti trascorsi contemporaneamente sul prato - non vedevano l'ora, la squadra pure. E la povera Udinese ha fatto da sparring partner: 3-0 alla fine del primo tempo (doppietta di Ronaldo e gol di Bonucci), 3-1 alla fine (rete di Pussetto nel recupero) e tutti contenti.
In mezzo, tante giocate da stropicciarsi gli occhi offerte da una squadra compatta e con tanta tecnica tra i piedi, fulminea nel recuperare il pallone, attenta nel giocarlo, intelligente nel gestirlo. E, appunto, con quei tre serpenti là davanti. Uno meglio dell'altro: Dybala imprendibile e svelto prima con il pensiero e poi con tocchi ora ravvicinati ora meno, Higuain desideroso di sacrificarsi pure in fase di non possesso ma ugualmente pericoloso quando ne ha avuto la possibilità, Ronaldo tornato frizzante nella corsa e implacabile nelle conclusioni. Insomma: una macchina da guerra difficilmente arginabile, di sicuro non da parte di un'Udinese approssimativa se pur volenterosa. I tre si sono trovati subito a loro agio, con la Joya sulla trequarti ma sostanzialmente libero di andare un po' dove lo portava l'istinto. Anche centralmente, sfruttando il movimento degli altri due: così, quando un lancio lungo di Bonucci veniva appena pizzicato dalla difesa friulana per impedirgli il controllo, era CR7 ad approfittarne con un destro di prima intenzione di rara meraviglia. Nemmeno dieci minuti e Signora già in vantaggio: tutto diventava ancora più facile e il divertimento di chi toccava la palla con i piedi era pari a quello di chi assisteva allo spettacolo. Dybala imperversava nelle sue danze sul pallone, trovando anche un pallonetto vincente che però non fruttava il gol a causa di un precedete controllo con un braccio, Ronaldo prima sfiorava il raddoppio - al termine di un contropiede portato avanti dai due compagni di reparto e poi lo trovava, stavolta di sinistro su spettacolare imbucata del Pipita. Tutto bello e tutto molto spontaneo, almeno all'apparenza. Come il 3-0, trovato da Bonucci su azione d'angolo dopo un tocco di test di Demiral, quest'ultimo confermato dopo la buonissima prestazione in Champions di metà settimana.
Poi, nella ripresa, l'orgoglio dell'Udinese rendeva la partita ancora godibile: Ronaldo sfiorava la tripletta e nel finale colpiva anche il palo, Buffon (Szczesny aveva accusato un lieve problema a una spalla in mattinata) festeggiava con un paio di interventi la presenza numero 478 in serie A con la Juve (raggiunto Del Piero) pur se doveva capitolare nel recupero sulla conclusione ravvicinata di Pussetto.
«Continuiamo così», il (mezzo) diktat finale di Ronaldo. «Abbiamo fatto bene così Sarri, ovviamente soddisfatto -. I tre insieme? È una soluzione straordinaria, da tenere in considerazione in certe partite e situazioni».
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