Fanno 44 anni in due. E al momento sono la coppia d'attacco titolare della Juventus. Comincia Morata, prosegue Dybala: fino a ieri non avevano mai segnato insieme nella stessa partita e, insomma, l'evento va festeggiato. Soprattutto, perché arrivato in una partita che per la Juve era cominciata male, con il Bologna avanti al primo tiro in porta. I due (quasi) ragazzini non si sono persi d'animo e, pur con qualche ingenuità dovuta all'età, si sono guadagnati la giornata facendo quello per cui sono stati comprati: buttare la palla dentro e, grazie anche alla successiva rete di Khedira, permettere alla Juve di violare lo Stadium anche in campionato dopo averlo già fatto in Champions. La classifica non è ancora splendente gioco forza, ma non è detto che non lo diventi.
La sorpresa iniziale è vedere il Bologna che se la gioca a viso apertissimo, nemmeno aperto. Venendo premiato subito, peraltro: assist di Masina, sinistro al volo di Mounier e Buffon battuto. Pare una maledizione, allora, il campionato juventino: per la quinta volta la Signora si trova sotto nel punteggio in questo campionato, nessuna squadra ha fatto peggio ma qui il merito è tutto della squadra di Delio Rossi, uno dei cinque allenatori (con Stramaccioni, Heynckes, Montella e Colantuono) ad avere espugnato lo Stadium quando guidava la Sampdoria. Il Bologna si dimostra squadra tecnica e messa in campo senza timore, con Diawara a piazzare il fisicaccio in mezzo al campo e il francesino a rompere le scatole appena possibile. Uno da prendere con le molle, Mounier: 9 gol e 8 assist in 36 partite lo scorso anno a Montpellier, tecnica da vendere e la capacità di non andare giù al primo contatto. Destro, in compenso, funge da specchietto per le allodole: chiama fuori Chiellini e Bonucci, poi quell'altro (insieme a Brienza) li infilza appena possibile o comunque gli fa venire un bello spavento. Essendo passati pochi minuti dal pronti via, la Juve comunque non si scompone e comincia a macinare il suo gioco, favorita anche dal non catenaccio degli ospiti. Mirante si salva di piede su un tiro cross di Pogba, altre possibilità per pareggiare ci sarebbero ma manca sempre qualcosina per buttarla dentro: è comunque una Juve apprezzabile, con Cuadrado che a destra sguscia via più volte e un Dybala che pian piano si sta calando nel ruolo di partner di Morata. Passata la mezzora, arriva anche il pareggio: Khedira ha spazio sulla destra, una deviazione fa terminare il pallone sulla testolina di Morata e allora lo spagnolo può festeggiare anche il primo gol del suo campionato.
Quel che succede dopo poco più di un minuto della ripresa ha dell'incredibile, visto che proprio Morata spara di sinistro a lato una specie di rigore in movimento con la porta spalancata. Ecco, il rigore: ne arriva uno vero poco dopo (il terzo della stagione: nessun'altra squadra ne ha avuti altrettanti), quando Ferrari abbraccia Morata in mezzo all'area manco volesse fidanzarsi con lui.
Allegri manda sul dischetto Dybala, dopo che sia Pogba che Morata si erano fatti avanti: 2-1 comunque, sospironi di sollievo dentro lo Stadium e match chiuso poco dopo grazie alla rete di Khedira su assist di Morata. Finisce lì, senza ulteriori stranguglioni né patemi per il popolo bianconero: tornato a casa con l'idea che il campionato sia finalmente cominciato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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