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La Signora trova il "tifoso" Papu ma si fa tradire da Ronaldo

Tifosi atalantini furiosi con Gomez che canticchia l'inno della Juve. Prodezza di Chiesa, pari Freuler. Cristiano Ronaldo stecca il rigore

La Signora trova il "tifoso" Papu ma si fa tradire da Ronaldo

Una partita piena di tutto, Juventus-Atalanta. Finita 1-1 e cominciata ancora prima del fischio di inizio, quando le telecamere hanno ripreso il Papu Gomez, appena prima di sedersi in panchina al fianco di Muriel, canticchiare l'inno bianconero: preambolo a un match in cui se ne sono viste di tutti i colori. In sintesi: vantaggio di Chiesa, gol sfiorati di qua e di là, pareggio di Freuler, rigore sbagliato da Ronaldo e parato da un Gollini semplicemente spaziale e di gran lunga il migliore in campo, parate decisive di Szczesny. Più tanto nervosismo e parecchi tuffi generosi, compreso quello di Chiesa che l'incerto arbitro Doveri ha premiato con il rigore. La Juve insomma si è fermata dopo due vittorie di fila in campionato: avrebbe potuto vincere se CR7 non avesse sbagliato per la quarta volta da quando è in Italia la conclusione dagli undici metri ma, a ben vedere, l'Atalanta nel finale è parsa avere più energie dei campioni d'Italia e lo stesso Szczesny si è dovuto impegnare più volte per tenere la serranda abbassata sulle conclusioni di Romero e dello stesso Gomez, spedito in campo dopo pochi minuti della ripresa e nuovamente capitano della Dea per gentil concessione di Freuler.

Match spigoloso fin dai primi minuti. Bergamaschi praticamente a uomo in mezzo al campo, con Pessina che seguiva come un'ombra Arthur (poi infortunato e sostituito da Rabiot) per togliere serenità al brasiliano e invitare i compagni a salire anch'essi appena possibile. Però era la Juve a cominciare meglio, pur se Ronaldo si divorava un gol per lui facile dopo cross dalla sinistra di Morata. La difesa ospite traballava più del lecito, almeno a inizio gara: una palla persa da Pessina proiettava ancora Morata a tu per tu con Gollini salvo vedere lo spagnolo cercare incredibilmente Ronaldo, a quel punto anticipato da Djimsiti. Con la bandierina del guardalinee immobile, Morata metteva poi a lato di tacco: il Var avrebbe quasi certamente annullato il gol, ma risultava comunque incredibile la superficialità del nove bianconero. Tutt'altra sostanza, per una volta, la regalava Chiesa: Bentancur recuperava palla sulla trequarti, l'ex viola cercava e trovava l'incrocio dei pali. L'Atalanta era però marmorea nello spirito e prendeva campo: De Ligt e Bonucci dovevano sbrogliare un paio di situazioni complicate, Szczesny diceva no in uscita a Zapata, Malinovskyi sfiorava il pareggio con una conclusione dal limite. Quindi, i fuochi d'artificio della ripresa: Gollini prendeva una pallonata in faccia da Morata ma, invece di uscirne inebetito, acchiappava anche le mosche dopo il pareggio di Freuler. E quindi: il rigore di Ronaldo, una conclusione a colpo sicuro di Morata e, dopo che anche Szczesny si era dimostrato sveglio (su Romero), usando i piedi su una sberla di Danilo. L'ultimo brivido, dopo che a Dybala venivano riservati gli ultimi sei minuti al posto di un inguardabile Morata, lo regalava un sinistro del Papu: l'1-1 però non cambiava.

Ai punti, forse, meglio l'Atalanta.

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