La Signora vuole una festa da record

Molti primati nel mirino. Oggi contro il Cagliari può conquistare quello di vittorie di fila (10) che dura dal '31

La Signora vuole una festa da record

Da Alessandro Del Piero a Gigi Buffon. Da domenica 13 maggio 2012 a sabato 11 maggio 2013: due scudetti della Juventus, due capitani diversi ma anche molto simili. Un anno fa la premiazione ufficiale venne preceduta da una standing ovation pazzesca - durata venti minuti e più - nei confronti del capitano: commosso lui, commovente l'intera giornata. Oggi non ci saranno lacrime (e nemmeno Del Piero, pare), ma solo gioia: avversario il Cagliari, squadra già salva (per cui ritiro annullato) e quindi sparring partner ideale per dare vita a un incontro divertente al cui termine la Juventus possa anche essersi avvicinata ulteriormente ai record della propria storia che intende aggiornare. Ovvero: i 91 punti di Capello nel campionato 2005/2006 (poi arrivò calciopoli a spazzare via tutto), il maggior numero di vittorie consecutive (10) che risale al 1931/32 (per ora siamo a nove), il massimo vantaggio sulla seconda in classifica (+10 nel 1994/95, con Lippi) e il maggior numero di vittorie totali (28), primato che resiste dal 1950. «A noi interessa dare continuità a quello che facciamo - ha detto ieri Conte -. Se otterremo questi record, sarà un'ulteriore soddisfazione». Niente sconti a nessuno. E un'alzata di spalle (metaforica) anche allo stesso Capello, il quale ieri ha dichiarato a Sky che «la Juventus in Italia non ha rivali, in un campionato che però ha perso molto. Una volta i migliori giocatori venivano in Italia, adesso le stelle sono quasi tutte in squadre straniere: la serie A ha perso molto, il ranking Uefa parla chiaro».

Dettagli o no, oggi sarà festa grande e Conte vuole godersela tutta. Senza pensare al futuro, rimandato anche ieri mentre condivideva i meriti della stagione con l'intero staff: «Non parlo di me, non è il caso». Lo sarà nei prossimi giorni, per forza di cose. In società nessuno teme un divorzio che avrebbe del clamoroso, lui però glissa e pare preso da una forma di impazienza (di investimenti) sospetta, nemmeno placata dalle voci che vorrebbero Higuain sempre più vicino alla Signora. Il ragionamento è noto: se il bilancio è in netto miglioramento (ma al 30 giugno sarà ancora in rosso di una quindicina di milioni), perché non anticipare la spesa grossa? Il «perché no» di Marotta potrebbe anche non bastargli e quindi rimane un bel punto interrogativo. Nel frattempo, la Nike ha presentato (non a Vinovo) la nuova divisa, senza la scritta «30 sul campo» evitando così altre polemiche con la Figc: chiaro il rimando alla maglia degli anni '80, con strisce più strette e scollo a “V”. Per chi se la ricorda, al netto di materiali decisamente diversi, simile a quella indossata da Platini & C.
«Vogliamo solo festeggiare, senza alcun pensiero», ha ribadito Conte. Il quale ha poi buttato un occhio in Germania, quasi a immaginare il futuro e spiegando che «il Bayern Monaco è molto più in alto delle avversarie. Il Borussia Dortmund rappresenta sicuramente un modello di lavoro, ma non mi sembra tanto lontano dai nostri parametri».

Magari è un segnale positivo il non ritenersi troppo inferiori a una delle due finaliste di Champions, certo immaginare che la Juve possa essere costretta ad andare a caccia di un allenatore di qui a una settimana suona stranissimo. Oggi, comunque, solo pensieri positivi e una bottiglia Magnum di Amarone Aneri Stella 2003 personalizzata che Andrea Agnelli regalerà a tutta la squadra.

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