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Silvio Berlusconi: "Lascio con dolore il Milan ma resto il primo tifoso"

Dopo il closing Berlusconi ringrazia tifosi, allenatori, giocatori e dirigenti che hanno reso grande il Milan in questi 31 anni

Silvio Berlusconi: "Lascio con dolore il Milan ma resto il primo tifoso"

Dal gol di Inzaghi a tempo scaduto nei quarti di finale di Champions con l'Ajax ai sonori 4-0 alla Steaua e al Barcellona per finire con la rivincita col Liverpool ad Atene. Difficile capire quale possa essere il momento da incorniciare in questi 31 anni di Milan targato Berlusconi. E per il Cavaliere non è certo facile lasciare il timone dopo il closing e la firma con i nuovi proprietari cinesi. Oggi infatti il club rossonero è passato da Fininvest al gruppo cinese Rossoneri Sport Investment Lux. Berlusconi, subito dopo la chiusura della vendita del club ha deciso di ringraziare i tifosi: "Lascio oggi, dopo più di trent’anni, la titolarità e la carica di Presidente del Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere", afferma. Poi Berlusconi lascia spazio ai ricordi: "Non potrò mai dimenticare le emozioni che il Milan ha saputo regalarmi e regalare a tutti noi. Non dimenticherò mai tutte le persone grazie alle quali ho avuto il privilegio di presiedere il Club che ha vinto così tanto. Prima di tutto, naturalmente, i grandi tecnici e i grandi campioni che hanno reso possibile queste imprese che rimarranno per sempre nella storia del calcio - sottolinea Berlusconi - Nominarli uno ad uno sarebbe impossibile: a tutti loro un grande abbraccio collettivo".

A questo punto Berlusconi rivolge un pensiero particolare a chi in questi anni gli è stato vicino nella gestione del Milan: "Lo stesso abbraccio che rivolgo a tutti coloro che, con ruoli dirigenziali, tecnici, amministrativi e sanitari hanno fatto del Milan non solo una squadra, ma una società modello nel mondo del calcio. Fra queste persone, il primo da citare è Adriano Galliani, che del nostro Milan è stato l’infaticabile costruttore e motore. Ma soprattutto, il mio grazie dal più profondo del cuore va ai nostri tifosi. Ai milioni di appassionati che hanno riempito gli stadi di tutto il mondo per gridare Forza Milan, ai tanti altri, molti di più ancora, che essendo lontani fisicamente, ci sono stati vicini con simpatia ed entusiasmo. Senza di loro, il nostro Milan vincente non sarebbe esistito e non esisterebbe. Con loro abbiamo vinto tutto quello che si poteva vincere". E ancora: "Ho negli occhi e nel cuore - ricorda Berlusconi - mille momenti nei quali le testimonianze di affetto dei nostri sostenitori sono state straordinarie e commoventi. A loro voglio dire che - se oggi lascio ogni carica operativa e rappresentativa - rimarrò sempre il primo tifoso del Milan, la squadra che mio padre mi insegnò ad amare da bambino, il sogno che abbiamo realizzato insieme. Ai nuovi responsabili rivolgo l’augurio più cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora più straordinari di quelli ottenuti da noi.

A coloro che restano, ai giocatori, all’allenatore, ai collaboratori della società, a tutti i nostri tifosi rivolgo l’augurio più affettuoso di grandi successi, e a ciascuno di loro l’augurio di realizzare nello sport e nella vita tutti i progetti e i sogni che portano nella mente e nel cuore per sè e per le persone che amano", conclude l’ex premier.

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