Inter, che sofferenza

Il sinistro da fuori area di Carlos Augusto risolve una gara complicata con il Kairat. Lautaro si sblocca, Arad fa 1-1, poi il gol del brasiliano. Chivu resta 1° in Champions

Inter, che sofferenza
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L'Inter che non ti aspetti, molle e lenta e sciupona, resta in testa alla Champions a punteggio pieno, ma contro il Kairat di Almaty fatica molto più di quanto sarebbe necessario. Forse distratta, certo distante dalla squadra che può essere. Servirà altro per chiudere fra le prime 8, ma intanto un posto già all'ombra dei playoff è di fatto assicurato. Kazaki cioè oltre le aspettative in misura direttamente proporzionale alla serata un po' così dell'Inter. Evidentemente Chivu (voto 6, questa volta stiracchiato) ha predicato bene, ma preparato male. Lautaro (voto 6: il gol, ma i soliti errori) segna e ritrova il sorriso invocato dal suo allenatore, ma quando ormai è seduto in panchina, lasciato a riposo dopo l'intervallo di una partita che a quel punto, finalmente in vantaggio, tutti credevano chiusa, glielo strappa il pari improvviso e, buon per l'Inter, provvisorio del Kairat. L'Incubo di San Siro dura una decina di minuti, quelli che servono a Carlos Augusto (voto 6,5, giusto per il gol della vittoria) per aggiustare la mira e rimediare a una serata colma di errori.

L'Inter parte forte, ma dura un quarto d'ora, il tempo per un paio di parate del portiere e di altrettanti scarabocchi di Lautaro. Il Kairat non alza barricate, anzi. Gioca con un centravanti e altri 3 uomini alle sue spalle. Evidente la bravura del 17enne Satpayev (voto 7), stella prossima ventura del Chelsea, che l'ha già acquistato per una cinquantina di milioni. Un altro che vedremo presto in Europa, quella vera, è il portiere Anarbekov (voto 8), grande fisico e bravo fra i pali come nelle uscite. C'è del talento anche in Kazakistan, anche se il gol del pareggio che strizza l'occhio alla storia lo segna Arad, un navigato difensore israeliano.

All'Inter serve tutto il primo tempo per capitalizzare la differenza tecnica rispetto all'avversario anche per la serata in folle del suo centrocampo d'occasione. Frattesi (voto 5) spreca un'altra volta l'occasione, mostrandosi solo una riserva in una squadra come l'Inter. Maluccio anche Zielinski (voto 5), che ronza senza pungere, e non brillante neppure la regia di Barella (voto 6), che soffre a lungo la posizione cui lo costringe la pressione degli avversari.

Esposito (voto 6,5) gioca la partita più anonima della stagione, ma trova in ogni caso il modo entrare nei due gol, perché non solo fa da sponda a Carlos Augusto per la botta della vittoria (133 km/h) ma è dal suo tiro respinto che arriva a Lautaro il pallone per la doppia occasione (la prima anche quella respinta, la seconda s'insacca) che sblocca la il risultato, quando già erano state aperte le porte degli spogliatoi e Chivu cominciava a dare qualche segno di preoccupazione. Sembrava finita lì, invece la serata di passione s'è chiusa solo al 90', con 3 punti e il primo gol incassato in Champions League.

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