Nel nostro Paese si stima che solo l'1% della popolazione nasca con i capelli rossi. Insomma: una vera rarità. Eppure, dietro quell'1%, talvolta si nasconde un campione. In Italia, di recente, ne sono sbocciati ben tre: Jannik Sinner, Nico Mannion e Chiara Pellacani. Sono tre giovani emergenti che, velocemente, stanno ribaltando le gerarchie, grazie alla costanza di rendimento e a un talento smisurato. Eppoi: parlano poco ma raccolgono tanto.
Come Jannik Sinner, il neo 18enne che al di là della sconfitta di ieri per 6-3, 6-2 con Stan Wawrinka in semifinale ad Anversa, è entrato nel grande giro dell'Atp, tanto che domani per soli due punti resterà fuori dalla top 100 (un anno fa era n°778). A dispetto di un cognome (Sinner) che in inglese si tradurrebbe in peccatore, con quella faccia da sbarbatello l'angelo altoatesino non perdona gli errori degli avversari e li punisce con colpi furiosi, dimostrando di non avere paura di reggere il grande palcoscenico. A proposito di rossi, fa un certo effetto pensare a un rosso che fece la storia come Jim Courier.
Un altro diciottenne di grandi speranze è Nico Mannion, il «Red Mamba» (con evidente riferimento al «Black Mamba», Kobe Bryant) della pallacanestro italiana. L'italo-americano, che frequenta l'università dell'Arizona, ha già debuttato con la nazionale azzurra. Dopo l'addio di Daniel Hackett, Nico si candida per il ruolo di play di una nazionale che è chiamata a centrare l'obiettivo Tokyo 2020.
L'Olimpiade di Tokyo è un obiettivo dichiarato anche della 17enne Chiara Pellacani, la fatina dai capelli rossi dei tuffi. Agli Europei di Edimburgo dello scorso anno, la romana lasciò tutti a bocca aperta quando riuscì a vincere l'oro nel sincro 3 metri (in coppia con la milanese Bertocchi) a soli 15 anni e 11 mesi, più precoce persino di Tania Cagnotto che salì sul podio solo a 17 anni. E alla quale, ora, contenderà l'Olimpiade di Tokyo proprio dal sincro 3 metri. Quest'anno la romana, dopo aver sfiorato il pass olimpico, si è ripetuta pure dalla piattaforma, vincendo l'oro nel sincro con la Batki.
Tra i grandi rossi del passato, si ricordano Jury Chechi, Boniek,
Scholes e Riise, la sciatrice Rosi Mittermaier, il cestista Scalabrine. Sono molti di più, invece, quelli che si tingono i capelli di rosso per calamitare l'attenzione: a cominciare da Pozzecco, che ne ha fatto un vezzo.
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