Slalom, l'Italsci fa flop ma è tragedia in pista

The show must go on, soprattutto se è da 7 anni che lo aspetti? Non ne siamo convinti, perché anche Lanfranco Bertocci, 70 anni, aveva atteso tutto quel tempo per rivedere ieri sera la 3Tre in versione coppa del mondo. Maestro di sci, stava lavorando come volontario in supporto ai guardaporte, quando il suo cuore debole ha ceduto a bordo pista dopo i primi concorrenti. Lui è morto così, su quella neve dove aveva per anni dato lezioni. La gara è stata interrotta solo per qualche minuto, giusto il tempo di allestire una rete a protezione degli ultimi minuti di vita di un uomo che amava la montagna e se n'è andato in silenzio, nel fragore del circo bianco in corsa non solo contro il tempo ma anche di fronte alla morte. Frammentarie le notizie, anche dopo che l'uomo è stato trasportato per un disperato tentativo di rianimarlo all'ospedale di Tione. Perfino i telecronisti son rimasti attoniti e solo alla ripresa di gara la tragica notizia è stata confermata.
Per gli atleti via radio solo le solite comunicazioni: «manto perfetto», «Occhio alla quadrupla sul finale». E allora lo show è tornato in scena: la tracciatura cervellotica di Ante Kostelic, papà di Ivica, ha subito steso alcuni big, dal nostro Patrick Thaler, al francese Alexis Pinturault, attesissimo sul precipizio del canalone Miramonti, come "best man" dell'ultimo slalom in Val d'Isere. Davide Simoncelli e Giorgio Rocca come apripista, Alberto Tomba al parterre avevano scaldato i cuori azzurri. Ma gli azzurri in gara son finiti uno dopo l'altro - tre volte tre - vittime di buche, emozioni e qualche gaffe. Stefano Gross è andato subito fuori ritmo nella prima manche da cui sono usciti, invece, bene Cristian Deville, terzo, e quarti ex-aequo, Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli, che nel giorno del 28° compleanno esordiva con i nuovi sci. Alla ripresa la catastrofe: "Piedone" l'emiliano scia da campione olimpico fino ad un'inforcata. Poco dopo anche Deville finisce gambe all'aria. Si salva solo Manfred Moelgg che scivola però al quinto posto.
A non sbagliare nulla i soliti noti: Marcel Hirscher semina il bavarese figlio d'arte Felix Neureuther sia nella prima, sia nella seconda manche che vince con 1'67”, proseguendo così la scia di vittorie con distacchi alla Stenmark.

Terzo e incredulo, al punto di aver bisogno di sedia, bevande e coperta termica, è il giapponese Naoki Yuasa. Intanto the show must go on: oggi scendono in pista le signore, impegnate in Svezia, ad Are, in un gigante pomeridiano (16 e 19) con sette azzurre al via.

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