«Solo lui non può scrivere!». Yolanthe è disperata, il suo Wes non può più twittare, è una prigione, lui è infortunato e vorrebbe far capire che è vicino alla squadra e ha in mente solo il giorno in cui tornerà nel gruppo. E l'Inter cosa fa? Lo oscura.
Messa così sembra un'invasione gratuita, i social network sono lì proprio per restare collegati con il resto del mondo, quando vedere tutti gli amici assieme diventa un problema, un modo per risolvere la seccatura di sentirli uno alla volta: centoquaranta battute, due righe e mezzo e il discorso è archiviato.
Ma se Yolanthe Cabau dà notizie riservate allora non va bene, e non solo per Wesley. La questione è stata affrontata in luglio quando attraverso una comunicazione a voce, la società ha deciso che le notizie inerenti al club, prima di andare via web, devono passare per la censura. E la società ha tutto il diritto di chiedere la riservatezza su informazioni mediche, ad esempio. Veto che vale per tutti, solo Wes sembra averlo violato ma siccome tutti hanno capito che l'intervento dell'Inter è pretestuoso, tutti sono autorizzati a pensare che i rapporti siano ormai all'osso. In fondo Wes cosa avrebbe fatto scrivere alla sua signora, che è andato in California a curarsi? Magari il dottor Combi si sarà chiesto allora io cosa ci faccio qui, ma quando uno esce di casa, prima o poi si viene a sapere anche se la società non lo comunica. Che sia sul mercato da un anno e mezzo non è un mistero, Gasperini era stato avvisato di non farci progetti, Ranieri c'ha sbattuto la faccia, Wes è un caso perché il giocatore più pagato della rosa, 6 netti a stagione, non c'è.
Ma adesso rientra, ieri non si è allenato, ma adesso rientra e Stramaccioni non può certo dire chissenefrega. Se non lo fa giocare l'olandese si svaluta, da 20 si scivola a 15 in poche settimane, poi è un piano inclinato fino al prestito gratuito pur di trovare qualcuno che sganci lo stipendio. Ma sarebbe assurdo se Strama pur di metterlo dentro, finisse col perdere le partite. Un giorno ha detto: «Wes non può ricoprire certi ruoli, ma è uno che può fare la differenza dietro la punta. Magari mi fa l'esterno di centrocampo...». Insomma... Boh! È uscito a Verona dopo 20' e l'Inter ha iniziato a rasare la concorrenza, dieci partite e dieci vittorie, in fondo si può anche capire la sua solitudine, il volano che lo spinge a chiedere spazio, non può farlo in campo, si sbatte su Twitter.
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