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Il solito Ronaldo e l'aiuto della moviola per la Juve record

Doppietta di CR7, il pari della Samp annullato dal Var. Allegri a quota 53. E Quagliarella fa 9

Il solito Ronaldo e l'aiuto della moviola per la Juve record

La Signora dei record è firmata da Cristiano Ronaldo e dal Var. Perché CR7 segna una doppietta mentre l'intervento della tecnologia annulla la rete gioiello di Saponara in pieno recupero. Decisione al limite, ma da regolamento perché il tocco di Defrel è deviato anche da Alex Sandro, ma l'intervento non viene ritenuto volontario: di questo passo il gioco del pallone rischia di diventare un'altra cosa. Comunque per la Juventus salvi i tre punti che permettono di chiudere l'andata a 53, mai nessuno c'era riuscito; di toccare quota centouno nel 2018 eguagliando il Torino del 48 se ci fossero stati i tre punti a partita. Ovviamente tutto nel nome di Cristiano Ronaldo che chiude i suoi primi quattro mesi italiani da capocannoniere, sale a quota quattordici reti che ne fanno pure il bianconero che ha segnato di più in campionato nell'anno solare. Una Signora di fine anno letteralmente aggrappata al suo marziano dopo che l'aveva già salvata a Bergamo nel giorno di Santo Stefano.

Juventus-Sampdoria, durata centouno minuti, non è solo CR7 e il gol annullato, è vissuta sul duello a distanza tra il portoghese e l'eterno Quagliarella, al nono gol di fila. Bravi entrambi in una sfida che si trascina una coda di polemiche anche per i due rigori assegnati per i falli di mano di Emre Can e Ferrari. Nel primo tempo il bianconero staccando di testa con un avversario ravvicinato tocca con l'avambraccio il cross da calcio d'angolo, il Var richiama l'attenzione e Valeri assegna il rigore che Quagliarella trasforma per il momentaneo uno a uno. Invece nella ripresa l'arbitro fischia rigore per un tocco di mano del difensore blucerchiato che però ha il braccio attaccato al corpo: Ronaldo segna il definitivo due a uno. Massimiliano Allegri è lapidario: «Nessuno dei due è rigore. Sono scelte soggettive viste al Var». L'arbitro Valeri lascia desiderare e Marco Giampaolo è tra il serio e il faceto: «Quello di Ferrari non è rigore nemmeno se scende il padre eterno a dirmelo». Meno convincente l'allenatore della Samp sulla rete annullata: «Non so bene cosa dica il regolamento...». Anche se a questo proposito va ricordato il precedente di Napoli-Spal e il gol annullato a Insigne perché la spizzata di Cionek sul tiro di Mertens non fu ritenuta una giocata. Comunque Giampaolo e Ferrero in coro sentenziano: «Moralmente per noi è finita 2 a 2». Mentre il profilo Twitter doriano cinguetta «aiutino del Var», per poi scusarsi. Tutta l'amarezza di un'impresa sfumata in modo rocambolesco. Il vicepresidente Romei parla di «errori clamorosi», mentre Ferrero incalza con «eccesso di zelo» e ad Allegri dice: «Vi ha salvato San Culino».

Perché la Juventus ha concesso poco o nulla, ma poi è caduta nei soliti vizi. Con il vantaggio immediato di CR7 dopo nemmeno due minuti, si è rilassata fino al rigore dell'uno a uno. Poi è stata frenetica, individuale più che squadra, sbattendo nella ripresa con Matuidi e Cristiano Ronaldo (deviato sulla traversa) sui guanti di Audero, il portierino cresciuto in casa e dato in prestito alla Sampdoria. La squadra di Giampaolo è stata brava a restare in partita sperando nell'episodio finale per fare l'impresa, un giochino riuscito solo al Genoa e a Mourinho da queste parti. Non aveva fatto i conti con il Var, la cui decisione è stata festeggiata da Allegri come un gol fatto, quasi più dei cento segnati dalla sua Juventus in questo 2018. Che chiude da prima della classe, ma consapevole che deve migliorare nel chiudere le gare e nel mantenere alta la concentrazione. Magari perché ha la testa altrove. «L'arrivo di Cristiano Ronaldo ci ha dato una percezione diversa della Champions».

Il pensiero di fine anno ribadisce l'obiettivo: la Signora con mezzo scudetto in tasca ha in mente la Coppa Campioni.

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