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"Solo se si fosse dimesso": perché De Zerbi ha detto di no al Bologna

Roberto de Zerbi, prima scelta per sostituire Sinisa Mihajlovic sulla panchina del Bologna, ha rifiutato la panchina: ecco quali sono state le motivazioni

"Solo se si fosse dimesso": perché De Zerbi ha detto di no al Bologna

L'esonero di Sinisa Mihajlovic è arrivato come un fulmine a ciel sereno: l'inizio stentato del Bologna in campionato (tre punti in cinque gare) aveva già provocato dei malumori in società tant'é che qualcuno aveva provato a convincerlo a rassegnare le dimissioni ma un uomo come Sinisa, che al Bologna ha speso quattro anni della sua vita, non l'avrebbe mai fatto. Davvero in pochi credevano che sarebbe stato licenziato. C'è da dire che lui ha sempre chiesto alla società di essere giudicato per il suo lavoro e non per la malattia, ed evidentemente in via Casteldebole l'hanno preso in parola. La prima scelta per sostituire il tecnico serbo sarebbe stato Roberto de Zerbi: sarebbe, perché l'ex tecnico del Sassuolo e dello Shakhtar Donetsk ha rifiutato, non se l'è sentita, per un motivo etico.

Il perché del no

L'amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, e il responsabile dell'area tecnica, Giovanni Sartori, avevano pre-allertato De Zerbi che aveva posto una condizione: avrebbe allenato la squadra soltanto se Mihajlovic si fosse dimesso. Il licenziamento è un'altra cosa: ecco perché hanno prevalso quei sentimenti di rispetto verso un uomo che combatte, da molto tempo, una battaglia ben più difficile che allenare una squadra di calcio. Come riporta il Corriere dello Sport, il Bologna avrebbe fatto un altro tentativo con De Zerbi ma la risposta è stata chiara e secca: no, grazie.

"La decisione più sofferta"

"È stata la decisione più difficile che ho preso da quando sono presidente del Bologna", ha dichiarato il presidente dei rossoblu, Joey Saputo, nella nota con cui il club rossoblu ha ufficializzato la separazione da Sinisa. "Questa società e tutte le persone che la compongono - ha aggiunto -aranno sempre al suo fianco fino alla sua completa e totale guarigione e nel prosieguo della sua carriera". L'ad Fenucci ha poi aggiunto il dispiacere collettivo: "A Sinisa mi legheranno sempre un'amicizia e un affetto che vanno oltre i rispettivi ruoli professionali, ma oggi ci troviamo a dover fare questa scelta dolorosa per il bene di una squadra".

Chi sostituirà Mihajlovic

Fallito l'assalto a De Zerbi, la società ha preso contatti anche con Thiago Motta, Claudio Ranieri e Paulo Sousa, che ha già visto giocare dal vivo il Bologna contro Milan e Salernitana: i primi due sembrano essere in "vantaggio" rispetto al tecnico portoghese.

Se quello di Mihajlovic è stato il primo esonero del campionato di serie A 2022-2023, a essere in bilico c'è anche Giovanni Stroppa, allenatore del Monza di Berlusconi e Galliani che, finora, ha perso le prime cinque gare su cinque disputate.

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