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Spalletti per la Champions... Di Conte?

Il tecnico dell'Inter e un futuro incerto: «Vinciamo, il resto non mi interessa»

Spalletti per la Champions... Di Conte?

Vincere per centrare l'obiettivo, poi chissà. La sfida di stasera tra Inter e Chievo (ore 21) potrebbe spalancare le porte della Champions alla Beneamata e chiudere, paradossalmente, quelle della stessa a Spalletti. Perché il tecnico di Certaldo sa benissimo che dalle parti di Appiano Gentile si spinge per un cambio in panchina, con quel Conte mai stato così vicino alla causa interista: «Ma le voci sul mio futuro non spostano gli obiettivi - ha precisato Spalletti alla vigilia della sfida contro i già retrocessi clivensi - nella nostra testa c'è solo la Champions».

Verità e, allo stesso tempo, piccola bugia. Perché l'Inter sta lavorando da molto sul futuro, con l'ex tecnico della Juventus visto come l'uomo giusto per riportare il Biscione allo splendore di un tempo che fu: «Se molti giornali da tempo dicono che non sarò riconfermato avranno i loro Robert Redford motivi - ha proseguito Spalletti, con tanto di citazione cinematografica che sembra una frecciata a chi dall'interno della società fa trapelare tali voci, la gola profonda che rilasciava indiscrezioni all'attore in Tutti gli uomini del presidente del 1976 - il Chievo? Dobbiamo essere migliori dei nostri avversari. Ci vogliono tutte le qualità del nostro repertorio. Non sarà facile».

Appare difficile, però, immaginare che una formazione retrocessa da tempo possa intaccare la corsa di un'altra che si sta giocando l'ingresso in una competizione che ti porta prestigio e (soprattutto) soldi: «Non deve accadere che non vinciamo - ha concluso Spalletti - arrivare terzi e leggere la mia mancata riconferma come un tradimento? Non mi interessa, non ci interessa quello che riguarda il mio futuro.

Non ci interessa quello che riguarda l'Inter che verrà».

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