Firenze - Da 4 anni a San Pietroburgo, con l'Italia e le colline della sua Toscana sempre al centro dei pensieri. Le vacanze a casa stanno finendo, Luciano Spalletti è in partenza per il ritiro del Qatar con lo Zenit. Ieri ha passeggiato nel nostro calcio, intervenendo a Pitti Uomo, come testimonial della D'Acquasparta. Tanto Milan nelle sue valutazioni, con dentro Balotelli, s'intende: «Certo che lo allenerei volentieri, ma gli direi anche un po' di cose... Perché a lui bisogna dare buoni consigli e poi aspettare il prossimo episodio, perché tanto accadrà...».
Spalletti sereno, senza filtri, osservatore esterno, ma fino ad un certo punto... «Il Milan purtroppo mi ha sorpreso - ha detto Spalletti -, la scorsa estate lo avevo visto molto meglio. Penso che abbia bisogno di alcuni innesti più importanti per riproporsi ai livelli che gli competono». Intanto è arrivato Honda a Milanello: «Lo conosco bene, l'ho affrontato nel Cska e mi ha fatto pure gol. Un calciatore con tanta qualità, che ama giocare palla sui piedi e spesso nel 4-2-3-1 a Mosca partiva da sinistra per andare a concludere col destro, ha un buon tiro, sa nascondere il pallone». Adesso giocherà al fianco di Kakà: «Credo siano per perfetti per stare assieme: il brasiliano cerca più la profondità, Honda la manovra».
I rossoneri in passato hanno contattato Spalletti, ma lui nega: «Nessuno mi ha cercato... Però oggi per un allenatore sarebbe stimolante sedersi su una panchina come quella in cui si deve ripartire da zero...».
Una partita al giro di boa, ma il campionato sembra già cannibalizzato dalla Juventus: «Effettivamente la nostra serie A vive una ristrutturazione: i bianconeri sono nettamente superiori, ma in prospettiva vedo crescere la Roma di Garcia - complimenti a lui, da come si è ambientato sembrava abitasse a Trigoria... -, il Napoli di Benitez, la bella Fiorentina di Montella e anche l'Inter: per me Mazzarri sta lavorando benissimo».
Totti prima della sfida con la squadra di Conte aveva parlato di soliti aiutini e il tecnico bianconero aveva replicato con «le solite chiacchiere da bar». Spalletti chiude così la questione: «La Roma aveva 5 punti di vantaggio sui bianconeri e adesso ne ha 8 di ritardo, i 13 punti recuperati dalla Juve non si possono spiegare solo con gli aiutini, ci deve essere dell'altro».
Infine il domani di Spalletti: «Il mio contratto scade nel 2015, a San Pietroburgo sto bene, ma nel calcio ci sono improvvise accelerazioni e bisogna essere pronti a cambiare direzione in corsa...». Hai visto mai che torma in Italia?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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