Calcio

Spalletti, seconda Panchina d'Oro: "Sono già troppe..."

E pensa agli Europei: "Niente promesse, ma tutti avranno timore a sfidarci". Test a marzo negli Usa con Perù ed Ecuador

Spalletti, seconda Panchina d'Oro: "Sono già troppe..."

Ascolta ora: "Spalletti, seconda Panchina d'Oro: "Sono già troppe...""

Spalletti, seconda Panchina d'Oro: "Sono già troppe..."

00:00 / 00:00
100 %

Quello scudetto riportato a Napoli dopo 33 anni è stata l'impresa dell'ultima stagione. Scontata quanto meritata la Panchina d'Oro per Luciano Spalletti, eletto miglior allenatore dell'annata 2022-23 dai suoi colleghi. E mentre ritira il premio a Coverciano, che è ormai la sua casa dal 1° settembre scorso quando la Figc lo ha ufficializzato come ct azzurro, il tecnico toscano parte con i ringraziamenti: «Ai calciatori del Napoli, alla società, al direttore Giuntoli, ai miei collaboratori, alla città che ha aiutato in maniera massiccia a farci vincere lo scudetto. Se mi guardo indietro ripenso a quando ho iniziato con mio fratello che mi portava il borsone, adesso sono in Paradiso ad allenare la Nazionale. Anche in un momento difficile del calcio italiano, sulle panchine vedo tecnici di alto livello e questo significa che ricevo un premio da colleghi fra i più bravi al mondo».

La Panchina d'oro la vinse già per la stagione 2004-2005, quando portò l'Udinese in Champions prima di approdare alla Roma e far decollare la sua brillante carriera. «Per me due sono già troppe...», fa esercizio di modestia Spalletti che giudica la sfida scudetto Inter-Juve di domenica una «partita che fa sangue». I complimenti dovuti a Sinner («da uno come lui si riceve tutto perché ha quella semplicità, quella umanità, quell'essere un ragazzo tranquillo che ha fatto del lavoro e dell'umiltà la sua forza maggiore») poi inevitabilmente l'attenzione sulla Nazionale e sugli Europei al via fra 4 mesi e mezzo. «Ho cominciato a pensarci fin dal primo momento in cui ho ricevuto la chiamata del presidente Gravina, quando ero in giardino a passeggiare col mio cagnolino - così il ct azzurro -. Ho pensato poi a questi tre anni dove debbo tentare di mettere a disposizione tutto quello che ho, cercando di essere migliore di quello che sono».

Saltato lo stage di fine gennaio, l'appuntamento è fissato per le amichevoli di marzo negli Usa: il 20 a Miami contro il Perù, il 24 a Philadelphia contro l'Ecuador. Altri due test a maggio e il 10 giugno, cinque giorni prima dell'esordio con l'Albania, l'arrivo nel quartier generale tedesco di Iserlohn.

««Non posso fare promesse di nessun genere ma sono convinto che i nostri calciatori sapranno farci vedere cose importanti e tutti avranno un po' di timore di affrontarci», ha concluso Spalletti.

Commenti