Uno spettro s'aggira in Europa la rivoluzione social del calcio

Inevitabile con tutto questo proliferare telematico di chat e profili. La techno-rivolta dei giocatori contro il sistema che muove un calcio specializzato in esoneri, assume connotati insperati, inquietanti. Una volta finiva lì, il presidente cattivo doveva solo far passare la nottata e il grosso era fatto. Ora con tutte queste tribune sul web la cacciata dell'allenatore diventa occasione per fare polemica. E la cosa non finisce lì. Dopo i moti palermitani contro Zamparini guidati da Maresca e Vazquez fa parlare di sé la chat creata dai reietti di Mourinho, 33 giocatori mandati in prestito con la segreta speranza di non rivederli mai più. I rinnegati stanno vivendo una fervida vita di contatti tramite una chat su Whatsapp. «C'è più Chelsea qui che a Stanford Bridge - scrive Patrick Bamford, ora parcheggiato al Crystal Palace -. Ci raccontiamo com'è passata la settimana e spettegoliamo contro chi ci ha scartato, il portoghese». Quello che il gruppo si chiede, in sostanza, è se molti di loro non farebbero comodo al Chelsea, che di questi tempi non ne vince una».Tra i rinnegati c'era anche Salah, messo all'angolo da Mou che a suo tempo affermò che non sarebbe servito a nulla al Chelsea. Oddio, non è che le cose siano cambiate molto, visto che ultimamente - stuzzicato da un giornalista inglese - Josè ha detto che comunque la serie A è meno competitiva della Premier. Ma Salah ha deciso di lasciar perdere (un suo velenoso commento contro Mourinho è durato lo spazio di 5 minuti) perché la sua piccola rivincita a Roma se l'è presa.Comunque questa dei social è una tribuna che renderà più difficile la vita di tutti. Tempo fa Borriello tuonò infatti per una squalifica. Ma torniamo ai tecnici. Prendiamo Carpi, l'isola felice del calcio, però a lungo triste per la cacciata di Castori ora tornato a furor di popolo e di web. Su Twitter si era scatenata una gara di solidarietà per ringraziare l'allenatore che, visti i risultati del successore Sonnino, ha poi spinto il club al dietrofront. Ancora. Già l'anno scorso, il 14 gennaio, i giocatori (e anche i tifosi) del Livorno insorsero sul Web contro la cacciata di Davide Nicola. Ogni tanto, però, la faccenda assume contorni antipatici. Per esempio quando l'Inter esonerò Mazzari. Su Twitter fu subito festa, plebiscito per il nuovo che sarebbe arrivato. Twitter che rimane la tribuna eletta dalle compagne dei calciatori. Fece scalpore l'uscita della fidanzata di Nasri, una modella, che mandò a quel paese Deschamps e la Francia tutta perché il compagno non era stato convocato in nazionale. C'è anche Instagram, che ieri ha vissuto l'altra puntata della vicenda Palermo. Altri interventi a favore di Iachini: tocca ai terzini Lazaar e Morganella: «Grazie mister - scrive il marocchino - ti sarò sempre grato, sei una bella persona...». Mentre lo svizzero annota: «Mi hai insegnato molto, purtroppo il calcio dà e toglie, oggi ti ha tolto».

Detto questo non è che i social lavorino solo per il buon nome dell'allenatore. Ad aprile un mister di seconda categoria, Carlo Carpero, è stato esonerato dall'Olimpic Palmaro dopo alcune critiche su Facebook. Morale, basta un clic per essere esonerati. Facilissimo.

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