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Lo Spezia fa l'americano Botta Milan, rischia la testa

I liguri dopo il cambio di proprietà fanno l'impresa storica. Rossoneri irriconoscibili: l'Inter può superarli

Lo Spezia fa l'americano Botta Milan, rischia la testa

Sabato 13 febbraio può diventare la data storica del calcio spezzino. Perché il 2 a 0 sul Milan capolista, specialista in trasferta (mai perso nei 10 precedenti), è un risultato che fa rumore, che eccita la concorrenza interista e segnala il capolavoro realizzato da un allenatore che si chiama Italiano. È il suo miracolo, questo Spezia appena passato dal patron Volpi a una famiglia americana, con una classifica prodigiosa per i suoi mezzi economici, appena arrivato dalla serie B.

Quella di ieri è la peggiore serata del Milan di questo campionato. Sul suo conto si accende una spia. Né ci sono scuse sulle assenze eccellenti. Mai visto così in disarmo, inerme, dinanzi all'aggressivo pressing dello Spezia, incapace di apparecchiare manovre d'attacco, messo sotto nel ritmo, nel gioco, nelle triangolazioni. È la più brutta caduta all'immediata vigilia del derby con la possibilità che già stasera l'Inter possa fare il sospirato sorpasso. L'effetto Gattuso - il successo del Napoli sulla Juve - invece di gasare il Milan sembra quasi provocargli un pisolino, a giudicare dalle sue cadenze iniziali. Lo Spezia di Italiano - e non è la prima volta - è più veloce, più audace (col pressing sui portatori di palla rossoneri) e anche più efficace nel portare i suoi attacchi che richiedono subito l'intervento straordinario di Donnarumma. Già, proprio lui, Gigio, nonostante il dibattito sul rinnovo del contratto, toglie dall'angolo della sua porta la stoccata di Saponara. Il Milan compie una fatica innaturale nell'uscire, palleggiando, dalla sua metà campo e si vede costretto spesso a ricorrere ai lanci lunghi per la testa di Ibra. I due deputati alla costruzione del gioco, Bennacer e Calhanoglu, sono imbottigliati dai rivali. Nemmeno un tiro in porta nella prima frazione: record negativo stagionale.

Inevitabile conseguenza è il doppio vantaggio dello Spezia maturato nella seconda frazione. Con due esordienti nel tabellino, Maggiore il primo, Bastoni, il secondo, un gol più bello ed elettrizzante dell'altro. Nel primo caso c'è il solito schema (palla rubata a Theo Hernandez da Agudelo, Maggiore segna a porta vuota), nel secondo da punizione laterale c'è il tocco per il missile del difensore mancino. L'uno-due stordisce il Milan nonostante il triplice cambio tra un gol e l'altro (Mandzukic, Meitè e Tomori) per tentare di rianimare un gruppo in evidente decadenza, fisica e tecnica.

Lo Spezia ha benzina per reggere fino alla fine quando il Milan si affaccia nell'area locale. Ma non c'è nè lucidità e nemmeno precisione nelle cadenze dei milanisti. Anzi Acampora con una traversa clamorosa sfiora il tris per lo Spezia.

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