Guerra in Ucraina

Sport&guerra: Chelsea venduto e moto stop

La cessione dei blues è fatta e la Finlandia rinvia il gp del motomondiale

Sport&guerra: Chelsea venduto e moto stop

Come il Covid, anche la guerra in Ucraina sta rivoluzionando il mondo dello sport. Non tanto come la pandemia, certo, ma i primi effetti cominciano a vedersi. Tra i più colpiti in tal senso c'è il Chelsea, che prima del conflitto se ne stava lì tranquillo, con Roman Abramovich come patron, la Champions appena vinta, magari coi soliti mal di pancia in spogliatoio (leggasi Lukaku, acquisto flop dell'anno), ma che mai si sarebbe immaginato una rivoluzione del genere.

L'ufficialità del cambio di proprietà è arrivata, dopo mesi di tensioni e minacce vere e velate, col rischio addirittura di non potersi iscrivere alla prossima Premier League: il nuovo presidente del Chelsea sarà il multimilionario Todd Boehly, che nel suo portafoglio ha già i Los Angeles Dodgers, una delle squadre di baseball più famose al mondo. Un affare da 4,25 milioni di sterline, circa 5 milioni di euro, a cui è stato dato il via libera sia dalla stessa Premier che dal governo inglese attraverso un semplice tweet.

Finisce quindi ufficialmente dopo vent'anni l'era di Roman Abramovich, l'oligarca russo che da parvenu pieno di soldi si era costruito pian piano una certa rispettabilità a suon di titoli vinti, tra cui appunto due Champions, quella dell'anno scorso e il clamoroso exploit del 2012 con Di Matteo in panchina. Del resto non c'erano alternative, dallo scoppio della guerra russo-ucraina. Il milionario di Saratov era stato di fatto liquidato dall'alto, con la società strangolata: niente acquisti, niente mercato, addirittura congelata la possibilità per chiunque, tifoso o meno del Chelsea, di comprare i gadget online della squadra londinese onde evitare che arrivassero dei soldi nelle casse del club. E dell'intero ricavato della vendita non potrà beneficiare Abramovich. Il profitto generato dalla cessione finirà a un ente benefico che si occupa delle vittime della guerra in Ucraina.

I Blues hanno finito la stagione alla bell'e meglio, con un onorevole terzo posto in Premier a distanza comunque siderale da Manchester City e Liverpool, ma a tratti era sembrato addirittura che i giocatori dovessero pagarsi da sé le trasferte, problema poi rientrato. Con Boehly appena insediatosi in plancia, questo per vedere quanto sia già cambiato il vento, sono ripartire le speculazioni di mercato col Chelsea pare interessato ad acquistare 2-3 giocatori senza badare a spese, in puro stile-Abramovich. Il primo della lista sarebbe il difensore francese Koundé del Siviglia.

Anche la MotoGp intanto deve fare i conti con le conseguenze della guerra che sta martoriando l'Ucraina. Il gran premio di Finlandia, che sarebbe dovuto tornare quest'anno in calendario a luglio dopo 40 anni di assenza, ma che è stato cancellato dal programma. Stessa cosa che nel 2021, quando il gran premio era saltato causa Covid.

Ufficialmente la cancellazione di quest'anno è arrivata perché non sono stati ancora completati i lavori di messa a punto del circuito di KymiRing; in realtà anche per le tensioni diplomatiche tra la Finlandia e la Russia per via del conflitto in Ucraina.

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