Immaginate la scena: la Serie A di basket, di solito un'arena di contropiedi, schiacciate e triple da urlo, che si trasforma all'improvviso in un episodio di Forum versione pallacanestro. Protagonisti i Trapani Sharks, squadra siciliana che senza i 5 punti di penalizzazione starebbe lassù in cima a sfidare le grandi, Milano e Bologna, pronti a rubare la scena. Invece niente. Tutto per un avviso di accertamento IVA dall'Agenzia delle Entrate. Roba da far impazzire qualsiasi commercialista: il club sostiene di avere IRPEF, INPS e Fondo Fine Carriera in regola, ma viene bloccato proprio per l'IVA. Trapani ricorre, denuncia un eccesso di competenze da parte della Lega e punta il dito su Maurizio Gherardini, nuovo presidente LBA, l'unico che non hanno votato (erano gli unici ribelli, fedeli allo stile Gandini). Ripicche? Sembra un film di Tarantino, con canestri invece di pistole. Dopo le dimissioni di Repesa, il capitano messo fuori rosa e vittorie surreali senza allenatore in panchina, arriva il vertice con Petrucci e Gherardini. Tutti si aspettano una soluzione pacifica. Invece esce un comunicato gelido: si agirà secondo le regole. Trapani risponde delusa, lamentando mancanza di risposte concrete. E poi il colpo di scena: se non revocano tutto entro l'inizio della prossima settimana, ricorso al TAR Lazio per sospendere il campionato. Immaginate Natale senza basket, tifosi furiosi, sponsor in panico. Le altre 15 squadre, compatte, giudicano la minaccia fuori luogo: non si può fermare tutto per problemi di un singolo club. Trapani rassicura che saranno comunque in campo oggi contro Sassari.
Ciliegina sulla palla a spicchi, la notizia che il tribunale federale non assume alcun provvedimento a carico del vulcanico presidente Antonini, ergo la storia diverrà ancor più incandescente. Riusciranno gli squali a non affondare o il campionato palleggerà senza di loro?