Gli Stakanov del calcio vivono a Manchester

United e City i club che danno più giocatori alle nazionali: 34 per 240 presenze. Segue il Chelsea, ultimo il Carpi. Prima italiana l'Inter: in 13 con 95 «caps»

Gli Stakanov del calcio  vivono a Manchester

Alexei Stakanov era un minatore. Ideò il sistema per aumentare di quattordici volte la produttività della sua squadra di lavoro e diventò il lavoratore modello. Oggi i minatori del calcio abitano a Manchester, nello United e nel Chelsea. Secondo una statistica sviluppata dal CIES (Centro degli studi di sport) osservatorio del football di Neuchatel in Svizzera, infatti, i due club contano nel loro organico, calciatori di varie patrie calcistiche capaci, nell'anno solare che va a concludersi, di essere presenti 120 volte, in totale. Il Manchester United ha 18 giocatori di nazionalità diverse, in rappresentanza di 10 nazioni, mentre il City di Pellegrino ha 16 nazionali. Da notare che nella rosa dello United figura anche Sergio Romero il quale può vantare un record personale e stagionale che oscilla tra il ridicolo e lo strano. L'ex portiere della Sampdoria ha, infatti, collezionato soltanto 4 presenze con la squadra di Wayne Rooney e, invece, 13 presenze con la nazionale argentina, un caso analogo a quello di Paulo Dybala, onnipresente tra Palermo e Juventus ma soldato semplice, cioè riserva per il momento, nel super attacco della nazionale albiceleste. Nello stesso United c'è anche Matteo Darmian che conta 10 presenze in azzurro ed è al terzo posto tra quelli maggiormente impegnati della rosa di Louis Van Gaal. La squadra che ha il più alto numero di giocatori nazionali è il Real Madrid con 19 tesserati che, tuttavia, a differenza dei due club inglesi, hanno messo assieme 89 presenze in totale, lo stesso numero di pertinenza dell'Inter però che ha soltanto 13 calciatori convocati dalle rappresentative, mentre la Juventus conta più nazionali, 19, ma con un numero di presenze appena più basso, 86. Il Milan ha 11 nazionali con 61 presenze. La classifica generale, stilata sui cinque campionati più importanti, segnala all'ultimo posto il Carpi, appena promosso in serie A, 1 straniero, 1 presenza, è il polacco Kamil Wilczek.I numeri confermano che il logorio del calcio moderno produce stress e infortuni muscolari dai quali è più difficile recuperare, rispetto al passato.

Sono proibiti farmaci (soprattutto antiinfiammatori) che un tempo venivano utilizzati con frequenza anche eccessiva per accelerare i tempi del ritorno in campo e va da sé che, oggi, molti imprevisti possano risalire al numero di impegni, in ogni parte del mondo, con differenti sistemi di allenamento.Capita poi che l'ultima in questa classifica, il Carpi, superi, invece, nella sfida di coppa Italia, un avversario, la Fiorentina, che stando alla statistiche del CIES conta 13 nazionali con 58 presenze.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica