Stellette nazionaliUn'Italia militarizzata dietro il bottino azzurro

Stellette nazionaliUn'Italia militarizzata dietro il bottino azzurro

Il medagliere dell'Italia è «militarizzato». E non perché ha dominato discipline in cui si usano spade e fioretti, pistole e carabine o fucili, pugni e calci. L'Italia è militarizzata perché se la spedizione azzurra che ha invaso Londra fa meglio di quella mandata in avanscoperta nell'impero «cinese» quattro anni fa, gran parte del merito ha una sola spiegazione: i gruppi sportivi «militari». Sono loro a tenere vivo lo sport italiano laddove il professionismo latita a livello olimpico (a medaglia solo pallavolo, pallanuoto e Fontana nel ciclismo).
E domenica sera nei comandi generali qualcuno avrà sorriso, qualcun altro meno tirando le somme dell'apporto dato alla causa azzurra, al medagliere che conferma l'Italia nel G8. La sfida tra mostrine e gradi è sentita e la classifica non fa sconti perché le medaglie ai Giochi si contano e non si pesano. Anche in caserma. E allora si scopre che a Londra gli azzurri l'hanno bombardata dal cielo più che attaccata via mare o terra. L'Aeronautica ha fatto la parte del leone con cinque ori: i tre arcieri Frangilli, Galiazzo e Nespoli che ci hanno regalato un debutto da sogno; e poi i fioretti d'oro nelle prove a squadre di Baldini e Salvatori. Vola l'Italia delle armi perché le sei farfalle di bronzo sono tutte aviatrici. E poi gli anelli di Morandi sono la ciliegina sulla torta, senza dimenticare il bis di Occhiuzzi argento e bronzo nella sciabola.
Seconda, staccata di un oro, la Polizia. Che è praticamente solo donna: delle sette medaglie vinte sei sono «rosa». Fanno la parte del leone Di Francisca e Vezzali. Ma la copertina se la prende l'infallibile Jessica Rossi nello spaccare piattelli. Le Fiamme Oro vantano l'unica medaglia nel nuoto con la «maratona» di bronzo di Martina Grimaldi. Ma i commissariati d'Italia potrebbero istituire un pool per recuperare l'oro rubato a Cammarelle.
Subito dietro i Carabinieri che perdono il derby dell'oro coi poliziotti ma vincono come numero di medaglie vinte. Polivalenti i podi dell'Arma: d'oro sono i fioretti di Cassarà e Errigo (anche d'argento) ma anche i pugni e i calci di Molfetta; mira d'argento per Tesconi e Fabbrizi; di bronzo la «cattiva ragazza» Forciniti come Tarantino in pedana. Stesso identico bottino per la Finanza che negli Usa ha «pescato» il talento Campriani e soprattutto piazza due medaglie in discipline «pesanti»: il salto triplo di Donato e il due senza di Battisti-Sartori nel canottaggio.
Staccato il resto delle armate inviate. Ma la Forestale piazza il colpo con Daniele Molmenti nella canoa e si prende pure l'onore del portabandiera alla cerimonia conclusiva. E sicuramente non è una bandiera bianca. Pochi «prigionieri» per la Polizia penitenziaria che fa a pugni con Russo e Mangiacapre e gioisce con «God save the queen» Montano. La parte della cenerentola la fa l'Esercito: solo un bronzo nell'arte dei calci e pugni con Sarmiento. Affondata la Marina Militare: zero medaglie, solo una di legno con Zandonà e Zucchetti nella vela. Già, i quarti posti. Non avrebbero cambiato la classifica. Ma i militari possono recriminare con le «derubate» Ferrari e Dallapè che avrebbero nobilitato la spedizione. Non se la passa meglio la Finanza beffata due volte dal trampolino con la Cagnotto.

Così come l'Aeronautica dovrebbe bombardare i giudici per lo scippo a Busnari nel cavallo con maniglie. Dieci in totale i “legni” azzurri: avremmo sfondato quota trentacinque. E sul Big Ben sarebbe sventolato il tricolore. Issato dai gruppi sportivi militari. Tra i pochi investimenti vincenti dell'Italia.

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