«Sto lavorando per diventare il migliore al mondo»Balo megalomane e scocciato: «I gol li dedico a chi voglio io»

San Siro è in festa, le prodezze di Balotelli accendono gli animi e la tristezza di El Shaarawy confinato in panchina non tocca piu di tanto i tifosi. Sono i colpi di genio di Supermario ad illuminare la fantasia del popolo rossonero. «Dovevamo vincere e l'abbiamo fatto», afferma Balotelli «tutti si aspettavano una risposta dopo Verona, l'abbiamo data, ma avremmo dovuto darla invece al Bentegodi. Insomma, è arrivata un po' tardi». Sui paragoni con altri giocatori, ci scherza ma con decisione: «Io sono io, smettetela di paragonarmi ad altri. Certo, sto facendo il massimo per diventare il numero uno al mondo, il più forte di tutti, ma c'è da lavorare. Quanto a Ibrahimovic, che in settimana ha risposto a una mia battuta, tanto di cappello, lui è uno dei tre numeri uno al mondo (gli altri sono Messi e Ronaldo, ndr) e non posso confrontarmi a lui. Ripeto, io sono io».
Inevitabile la domanda sul ritorno di Kakà. Supermario finge di cadere dalle nuvole: «Non sapevo che sarebbe tornato, se arriva bene, se non arriva siamo ugualmente forti». Sulla dedica per il gol realizzato, il giocatore va su tutte le furie (in modo soft, però). «Ma perchè devo sempre dedicarlo al presidente, tutti vogliono che lo dedico a lui, ma non c'è solo il presidente.

Tanto rispetto, ma io ho anche famiglia, amici e tanti altri e quindi lo dedico a chi voglio io e non sempre per forza al presidente». Lui scherza, ma fino a un certo punto ed essere sempre sollecitato su Ibra e Berlusconi evidentemente gli dà un po' fastidio.
GPS

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