Il campionato fa il giro di boa e va di conto. Le prime diciannove giornate raccontano di un torneo nel torneo, quello delle sette sorelle. Proprio uno scontro diretto, Napoli-Roma, ha chiuso l'andata e completato il girone delle grandi che regalano sorprese. A partire dalla Juve capace di raccogliere solo otto dei diciotto punti disponibili contro le big, colpa soprattutto dei tonfi con le milanesi. È la conferma delle parole di Conte - «non siamo marziani» l'involuzione rispetto all'anno scorso quando proprio negli scontri diretti i bianconeri fecero la differenza (9 vittorie e 3 pareggi). Invece in questa stagione, fino allo scivolone con la Samp, il primato era fondato sul percorso netto contro il resto.
La seconda sorpresa è un toccasana per una squadra in crisi. Infatti l'Inter comanda la classifica delle grandi. La conferma? Sei degli appena undici punti fatti negli ultimi due mesi sono arrivati contro Juve e Napoli, anche se la vittoria di Torino ha come sgonfiato i nerazzurri. Che piaccia o no a Stramaccioni viene ribadita l'anima provinciale di una squadra che fatica a fare gioco e si esalta quando può ripartire. La curiosità? Il romano Strama paga dazio solo con le romane: meritato il tonfo con la Roma che portò alla rivoluzione della difesa a tre.
Dietro ecco le conferme: Lazio e Napoli sono le anti-Juve più accreditate e vanno sempre a braccetto (appaiate a quota 39 senza la penalizzazione dei partenopei). L'aquila di Petkovic ha due anime: perfetta quella casalinga, sofferta quella esterna. Mazzarri, invece, è stato altalenante anche nei big match: dal poker alla Roma al tonfo con la Juve. A proposito di Napoli, Cavani con le triplette a Lazio e Roma è il capocannoniere anche degli scontri diretti (sette reti). Zeman conferma di non conoscere le mezze misure: tre vittorie, tre sconfitte e trentuno gol (15 fatti e 16 subiti). La bella Fiorentina di Montella ha subito solo un'imbarcata, contro i giallorossi, e vanta un fiore all'occhiello, il 3-1 di San Siro al Milan. Proprio i rossoneri sono il fanalino di coda. Appena quattro punti frutto della rimonta disperata di Napoli e del successo di rigore contro la Juventus quando Allegri era a un passo dal precipizio.
Insomma il girone delle sette sorelle dice che la Juve può ammazzare il campionato se torna Signora Omicidi contro le grandi. E Gigi Buffon avvisa: «Giornata no con la Samp, facciamo tutti tesoro degli errori commessi. E non dimentichiamoci che i campioni siamo noi e non abbiamo alcuna intenzione di abdicare». Ma chi insegue sa che pure i bianconeri hanno qualche difetto e per spodestarli deve cambiare passo con le altre. Poi c'è l'incognita della sorellastra.
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