Strisce pedonali

Vi è stato un momento in cui il settore industriale di progettazione, produzione e vendita delle auto, era considerato statico. I giovani laureati, non solo in Italia ma nel mondo, non lo consideravano più un settore merceologico attraente, e si indirizzavano alle banche d'affari e all'It. L'industria dell'auto continuava così a rivolgersi ai migliori talenti che le università sfornavano, ma doveva accontentarsi ad assumere i laureati non apicali sia nelle discipline tecniche sia in quelle finanziarie e del marketing.

Ora il vento sta cambiando e il settore, spinto da un mercato mondiale in grande crescita, torna a essere considerato come un «datore di lavoro da sceglier». Peraltro, se si va indietro di due o tre lustri e si comparano le auto di allora con quelle attuali, il miglioramento é impressionante per qualità, consumi, emissioni, sicurezza, formule d'acquisto e quant'altro. Il lancio dell'ibrido, i motori elettrici, presto quelli a idrogeno, denotano una grande vitalità. Oggi si parla di esigenze di mobilità oltre che di acquisto. Il consumatore idealmente ha bisogno, nel proprio stile di vita, di più tipologie di auto. Quella per tutti i giorni, per i fine settimana, per le vacanze. Se non è in grado di acquistare tutte queste diverse tipologie di auto, perché non acquistare chilometri/mese da ripartire tra le varie e differenti necessità? Il settore ne è consapevole e sta studiando le formule migliori per fornire questo tipo di servizio innovativo. Per ora è stata introdotta sul mercato una formula di noleggio dove il consumatore, individuata la vettura di cui necessita, acquista i chilometri e può «ricaricarli» al bisogno. Le Case più innovative stanno creando strutture organizzative dedicate allo studio di questo potenziale mercato. Ma l'innovazione non si ferma qui. I costruttori, infatti, in collaborazione con i giganti californiani della tecnologia informatica, vogliono auto sempre più connesse, una contiguità tra mondo dell'It e quello dell'auto, a beneficio anche della sicurezza e del sociale.

E ora si vuole progettare anche l'auto che è in grado di muoversi senza che il guidatore si impegni nel condurla.

Sogno o possibile realtà industriale? Una cosa é sicura: il mondo dell'auto è in continuo fermento. C'è n'è abbastanza per motivare i più raffinati cervelli mondiali a impegnarsi in un percorso di continua crescita.

*Presidente Areté-Methodos

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