Sull'ottovolante Napoli Cavani studia Maradona

I partenopei subito in vantaggio, s'addormentano e si risvegliano. Doppiette di Inler e dell'uruguaiano: "Vorrei raggiungere Diego"

Sull'ottovolante Napoli Cavani studia Maradona

Benvenuti sull'ottovolante Napoli. Che domina il Pescara, poi soffre e regala qualche brivido di troppo ai 40mila del San Paolo, infine ingrana la quinta e dilaga grazie anche al solito Cavani. La risposta alla Juve - in attesa della sfida con l'Inter di domenica prossima - arriva puntuale, ma occorre un'arrabbiatura di Mazzarri nell'intervallo dopo il calo di tensione della squadra che fa rivivere l'incubo-rimonta targato Milan. «I venti minuti finali del primo tempo mi hanno fatto infuriare, non possiamo rilassarci», sottolinea il tecnico. Poi il rosso al napoletano doc Bocchetti, dribblato dal Matador in area, che spiana la strada agli azzurri con Inler e Cavani sugli scudi, ma quelle disattenzioni endemiche che appaiono come fantasmi in qualsiasi partita anche contro avversari meno quotati restano un difetto da migliorare.

A Fuorigrotta c'è grande euforia, da 25 anni (quando c'era un certo Diego Maradona...) la squadra non viaggiava a questi ritmi e rispetto alla scorsa stagione il Napoli ha già 12 punti in più in classifica. «Noi l'unica anti-Juve? Quella bianconera è una squadra fortissima, ma non bisogna dimenticare che anche per loro sarà difficile tenere il passo in campionato e Champions League - dice il patron azzurro De Laurentiis -. Potrebbero esserci degli imprevisti per loro, l'importante è lottare e crederci, siamo pronti a intervenire sul mercato di gennaio. In futuro poi non ci tireremo indietro se ci fosse la possibilità di prendere un grande calciatore».

Mancano Maggio e Pandev, le certezze vengono dal solito Cavani, che viaggia a una fantastica media realizzativa di 17 reti in altrettante partite giocate (ieri 14ª doppietta italiana) - e da Hamsik, che segna (già 7 reti in campionato) e fa segnare (8 assist). «Non mi accontento mai, voglio sempre fare gol - così l'attaccante uruguaiano, che dopo ieri ha violato la porta di tutte le 19 squadre di A -. Vorrei raggiungere le reti di Maradona e lasciare il segno a Napoli e nel club con il mio nome. Lotteremo fino alla fine per il massimo obiettivo». Come lui lotterà per il trono dei marcatori.

Ma il valore aggiunto del match dell'ora di pranzo è Gokhan Inler, alla prima doppietta da quando gioca in Italia. «Nelle scorse annate abbiamo segnato molto con i centrocampisti e lui ha la dote di avere il tiro da fuori - dice Mazzarri -. Credo che si sia adeguato al nostro modo di giocare veloce». L'inutile sfida europea con il Psv di giovedì sarà un momento di passaggio - previsto un ampio turn over - il pensiero va già all'Inter, «esame di laurea» per chi sogna in grande.

«Come valori assoluti siamo alla pari con i nerazzurri, probabilmente noi da anni abbiamo meccanismi collaudati e siamo cresciuti come autostima, mentre alcuni di loro hanno tantissima esperienza. Speriamo di arrivare a San Siro al top e concentrati», la chiosa del tecnico.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica