Super Cervi porta Avellino in finale Ma Milano cerca la 5ª coppa Italia

Oscar EleniMilano travolgente e incantadora. Strangola subito la bellissima Cremona (90-58) che venerdì aveva eliminato ai supplementari i detentori di Sassari, cambiando pelle, presentandosi ai pochi credenti del Forum (6000 scarsi) come un boa constrictor che ha tutto per tenere lontano la concorrenza. Sarà questa versione dell'Emporio Armani, ben diversa da quella degli scorpioni che si avvelenavano da soli l'anno scorso, pur rinunciando a Gentile, ancora costretto a fare il capitano non giocatore per problemi muscolari, ad affrontare questa sera (ore 18) nella finale di coppa Italia i lupi di Avellino.I più forti contro la rivelazione dell'ultimo mese. Milano alla ricerca di una coppa che le manca da vent'anni, la quinta, una ciliegia sugosa da mettere sulla torta il 6 marzo quando verranno festeggiati gli 80 anni. Avellino alla ricerca del trofeo che vinse nel 2008 quando il genio della lampada per Boniciolli era ancora il Marques Green che oggi dovrà ispirare i centri del futuro, il croato Buva e l'italiano Cervi, grandi portagonisti nella semifinale vinta in volata (71-69) contro Trento.Che a Repesa piacciano i boa, gente che ti stritola, ti prende alla gola e non ti molla più lo ha dimostrato ieri quando ha scelto solo guastatori, lasciando in tribuna il lunghissimo e lentissimo Barac e il nuovo acquisto uruguaiano Batista.Per battere una Cremona sfinita dal supplementare vinto venerdì sera rimontando 10 punti ai peccatori di Sassari, ha affidato l'operazione al bisturi del professore croato Kruno Simon, scatenando i cacciatori della difesa, dominando tutte le fasi dinamiche, andando a prendere tanti rimbalzi d'attacco, muovendo la palla velocemente, mettendo in catene l'avversaria che qui aveva incantato tutti: 24-17 dopo 10', 45-31 all'intervallo lungo con i 14 punti e 7 rimbalzi di Simon. Una cavalcata senza angosce anche nel terzo quarto dove si è fatto finalmente vedere Sanders nella versione di ala forte. Con il moro ispirato passeggiata sulla luna della coppa, 76-45 dopo 30 minuti di gioco fino al 90-58 finale.Repesa nel nome della rosa Armani, la più ricca, senza esagerare mai, aspettando il momento giusto per presentare la sua idea di squadra. Oggi avrà la prima occasione dopo le amarezze europee.

In Italia è più facile, ma Avellino potrebbe non essere d'accordo, lo ha dimostrato con queste 9 vittorie consecutive fra campionato e finali di coppa. E per il canturino d'origine controllata Sacripanti la sfida con Milano sarà davvero speciale.

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