Super Hackett salva l'Eurolega dell'Armani

Daniel Hackett il barabba dei miracoli, il fantasma del campionato porta la nave stanca dell'Emporio Armani nella seconda fase europea giustiziando il Bayern dei modesti con l'ultimo tiro ad 1” dalla fine: 84-81 il verdetto scritto con il 26° punto del rasta di Forlimpopoli che gioca solo in coppa per l'anatema federale dopo l'evasione non autorizzata dal giardino Italia.

Certo si fa fatica a capire questo Emporio Armani che ama il nero, come la maglia mai vista sulle spalle dei giocatori Olimpia. Era una partita chiave e gli uomini di Banchi sono andati a passeggiare sul precipizio con le infradito: 20-19 dopo un primo quarto orribile, con difese di burro, 37-38 a metà partita quando il guru Pesic prendeva il secondo tecnico e si faceva espellere lasciando i tedeschi nelle mani del vice Mutapcic che, come lui, come noi stentava a credere che il McCalebb in salsa bavaerese fosse lo stesso che con Siena terrorizzava l'Italia e Milano.

Non difendere in partite dove arbitracci fanno durare una sfida quasi due ore è un rischio che Milano non poteva permettersi. Anche il terzo quarto è stato un giro alla fiera del tiro da tre punti, anche se il Bayern dopo 30' era ancora avanti (59-60) così come a 2' dalla fine (76-77).

Ci voleva davvero un super Hackett nella confusione generale, con Ragland spento, Kleiza pungente in attacco e batuffolo in difesa, Samuels da ricordare soltanto per un carpiato vincente alla fine nella notte delle sofferenze a rimbalzo dove i tedeschi slavi hanno dominato.

Soffrire e poi gioire, sarà questa la vita campioni d'Italia che davanti a diecimila innamorati veri hanno fatto di tutto per essere maledetti.

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